Il mio contributo su Coelum di questo mese: Quando Marte parlava a Guglielmo Marconi.

Anche stavolta sono stato ospite della rivista Coelum Astronomia con il riadattamento di un mio vecchio articolo [cite]https://ilpoliedrico.com/2011/03/quando-marte-parlava-a-guglielmo-marconi.html[/cite] sul celebre Premio Nobel italiano Guglielmo Marconi. 
Sono felice per questo ma sento che gran parte del mio merito va a Voi Lettori che da anni leggete queste pagine. Quindi grazie e buona lettura anche stavolta.
Cieli sereni

Come hanno avuto origine gli elementi?

Nucleosynthesis_Cmglee_1080Sorgente: APOD: 25 gennaio 2016 – Where Your Elements Came From

Molto tempo fa ho narrato delle abbondanze chimiche nella nostra galassia e come le analisi delle varie proporzioni degli elementi del Sistema Solare ci aiutano a capire quali fossero i loro progenitori. Oggi Astronomy Picture of the Day (APOD) pubblica una divertente Tavola Periodica con suindicate le origini di ogni singolo elemento; un modo per ricordarci che l’origine dei diversi elementi che ci compongono non è sempre la stessa e che siamo in definitiva il risultato di un lungo intreccio di eventi passati molto diversi e distanti fra loro, sia nel tempo che nello spazio.

La percentuale d'acqua presente nel corpo umano varia con l'età ma dalla metà fino ai 2/3 della massa corporea è comunque acqua.

La percentuale d’acqua presente nel corpo umano varia con l’età ma si può tranquillamente sostenere che dalla metà fino ai 2/3 della massa corporea è comunque acqua.

Due atomi di idrogeno (simbolo \(H\), in alto a sinistra nella tabella) insieme a un atomo di ossigeno (simbolo \(O\), nella seconda riga in alto a destra) compongono l’acqua, da quella degli oceani alle nubi cariche di pioggia e anche quella che è presente nel corpo umano. Gli atomi di  idrogeno si formarono ben 13,8 miliardi di anni fa subito dopo il Big Bang, non ci sono state da allora altre fonti di questo elemento, che oltre ad essere il mattone elementare con cui sono stati poi costruiti nelle fucine stellari tutti gli altri elementi sparsi nell’universo, è anche quello più antico.
Il carbonio del nostro corpo, il calcio delle nostre ossa e il fluoro nello smalto dei nostri denti sono il risultato della fusione dell’idrogeno nelle stelle. Il ferro contenuto nell’emoglobina del sangue e anche quello che quotidianamente conosciamo con altre forme e con altri nomi, come ad esempio l’acciaio delle posate da cucina e quello delle automobili, nasce un attimo prima che una stella grande almeno una decina di volte il nostro Sole esploda in supernova.  Il metallo che più di tutti consideriamo da sempre il più prezioso e usato anche come controvalore negli scambi commerciali, l’oro, è il risultato di una fusione tra due stelle di neutroni [cite]http://wwwmpa.mpa-garching.mpg.de/mpa/institute/news_archives/news1109_janka/news1109_janka-en.html[/cite], uno degli eventi cosmici più potenti in assoluto e quasi sicuramente l’unico responsabile dei Gamma Ray Burst (GRB). Anche il piombo, metallo assai povero, piuttosto tossico se inalato o ingerito e conosciuto fin dall’antichità per le sue notevoli proprietà metallurgiche, è prodotto dal decadimento dell’uranio 238 (simbolo \(U\), ultima riga della tavola), che anche lui trae origine nelle collisioni di stelle di neutroni. Quando sentirete di un avvistamento di un nuovo avvistamento di un lampo di raggi gamma pensate che lì si è formato dell’oro e dell’uranio.
Solo gli ultimi, dall’americio (simbolo \(Am\) al laurenzio (simbolo \(Lr\), senza contare anche altri elementi chimici di sintesi che qui non sono riportati, sono opera dell’uomo.
Come vedete, noi e tutto quello che ci circonda nell’Universo è in definitiva Figlio delle Stelle.


 

NASA Confirms Evidence That Liquid Water Flows on Today’s Mars | NASA

Le evidenze c’erano, e molte. Ma ancora era mancata la prova definitiva, la pistola fumante, come amano dire gli americani.
La sporadica presenza di metano nell’atmosfera richiamava processi abiotici di serpentinizzazione che necessariamente richiedono la presenza di acqua per accadere; gli studi di Catherine Weitz del Planetary Science Institute che identificò i segni della possibile presenza d’acqua allo stato liquido nel lontano passato di Marte all’interno di un gruppo di canyon chiamato Noctis Labyrintus 1 2;  La stessa presenza di perossido di idrogeno e vapore acqueo nell’atmosfera richiedono che l’acqua sia in qualche modo presente sul pianeta 3. Lo stesso rover Curiosity aveva mostrato conglomerati di ciottoli arrotondati come se fossero stati levigati dall’acqua [cite]http://goo.gl/FK8rx8[/cite] ma dove questa fosse finita, se dispersa nello spazio per fotodissociazione, congelata nel permafrost nei pressi dei poli o nel sottosuolo, non era possibile, fino ad ora, saperlo. L’unica cosa certa era, ed è ancora, che Marte è un luogo freddo e molto secco.

Ma adesso abbiamo la prima prova che dell’acqua liquida appare sporadicamente durante i mesi estivi marziani. Nell’attesa di poterne sapere di più vi rimando alla pagina della stessa NASA.

New findings from NASA’s Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) provide the strongest evidence yet that liquid water flows intermittently on present-day Mars.

Sorgente: NASA Confirms Evidence That Liquid Water Flows on Today’s Mars | NASA

Kepler 452 b

Il primo pianeta extrasolare in orbita intorno a un’altra stella come il nostro Sole fu scoperto nel 1995. Da quella prima scoperta sono stati scoperti altre migliaia di nuovi mondi. Eppure, solo oggi possiamo affermare che il primo pianeta extrasolare delle dimensioni simili alla Terra che orbita alla giusta distanza attorno ad  una stella come il Sole è stato finalmente scoperto. Il sogno di grandi pensatori come Giordano Bruno si è finalmente rivelato vero.

11750612_879269142121571_4999493068838490990_nSorgente: Kepler 452 bS

Study suggests that dinosaurs were warm-blooded

F1.medium

Una errata interpretazione delle diverse scale temporali comporta una sottovalutazione dei tassi di crescita degli animali estinti, come i dinosauri.

La convinzione che i dinosauri fossero a sangue freddo (eterodermi) come i coccodrilli è ancora comune, nonostante che molti studi in passato abbiano indicato che il loro meccanismo biologico di termoregolazione fosse una sorta di via di mezzo tra il nostro (omeotermia) e quello dei rettili, detto mesotermia.
Nuovi studi sulla velocità di crescita dei dinosauri 1 suggeriscono che essi erano molto più simili agli animali a sangue caldo moderni di quanto si fosse finora sospettato tanto da poter sostenere che la dicotomia fra animali  a sangue freddo – a sangue caldo non è poi così scientificamente corretta, ma che i dinosauri si possono considerare come l’anello di congiunzione tra i il mondo dei rettili (ex. i coccodrilli), gli uccelli 2 e il nostro.

Sorgente: Study suggests that dinosaurs were warm-blooded


Note:

 

Studi sulla possibile violazione del principio di esclusione di Pauli: intervista a Catalina Curceanu

Il Principio di Esclusione di Pauli afferma che i fermioni (particelle fondamentali dotate di spin semi-intero: quark e leptoni) possono occupare solo uno stato quantico alla volta e non condividerlo con nessun’altra particella uguale. Solo 2 elettroni possono condividere lo stesso orbitale: uno di spin -1/2 e l’altro di spin opposto +1/2 (il segno dello spin indica l’orientamento nello spazio rispetto all’orbitale uno dritto e uno capovolto ↑↓ ).
Per questa semplice regolina la materia è solida, la sedia non cede sotto il nostro peso, non possiamo attraversare le pareti e se urtiamo un mignolo del piede contro uno spigolo questo ci fa un male boia (Effetto Pauli 1)

 

Sorgente: Stiamo studiando la possibile violazione del principio di esclusione di Pauli: intervista a Catalina Curceanu | Frascati Scienza


Note: