Ci sono state raccontate troppe menzogne, troppa fiducia ci è stata carpita; quello a cui assistiamo ora è il rigurgito di quelle menti che una scellerata ideologia aveva creato, che si erano ridipinte nell'”anti” per assopirsi un attimo nell’attesa di una rivincita che è di questi giorni, di questi anni. Ora però è giunto il momento per la Società Civile di progettare il Nuovo Rinascimento Italiano.
Principali esponenti (fonte Wikipedia)
Mario Alicata
Giorgio Amendola
Paolo Bufalini
Gianfranco Borghini
Gianni Cervetti
Gerardo Chiaromonte
Napoleone Colajanni
Guido Fanti
Nilde Iotti
Luciano Lama
Emanuele Macaluso
Giorgio Napolitano
Edoardo Perna
Giovanni Pellegrino
Giovanni Pellicani
Michelangelo Russo
Antonello Trombadori
Lanfranco Turci
Quindi è proprio nell’ambiente migliorista, in questa corrente di vecchi (anagraficamente parlando) che si è maturata la rottura con lo schema della “questione morale” che invece fino ad allora ne era stato vanto, permettendo la copertura, se non in alcuni casi addirittura di corresponsabilità negli atteggiamenti impropri che nel craxismo erano sorti e che col susseguente berlusconismo sono poi addirittura diventati sistema. Come non dimenticare le alquanto singolari pagine pubblicitarie sul giornale di riferimento della corrente (Il Moderno, 500 copie) di Berlusconi e le sperticate lodi su di esso apparse, la legittimazione alla candidatura nel 1994 di Berlusconi quando mancarono di partecipare alla Giunta per le Elezioni (fonti: Wikipedia e la Stampa) quasi tutti gli esponenti di area del centrosinistra creando così il precedente che ne ha poi garantito l’eleggibilità alle successive elezioni, tutte le leggi e leggine che durante la XIII Legislatura dal 1996 al 2001 hanno comunque favorito la Fininvest e la sua proprietà, la mancata risoluzione del conflitto di interessi (bastava che fosse applicata la legge n. 361 del 1957), l’ostinazione di non voler risolvere i problemi reali del paese in tema di salari e di occupazione, anzi, proponendo e di fatto imponendo anche attraverso l’inazione, il concetto della moderazione salariale che ha progressivamente eroso il potere d’acquisto della classe operaia innescando cosi un meccanismo perverso che, riducendo i consumi interni, ha impoverito l’intero paese con Amato, Ciampi e Prodi, personaggi che provenienti comunque da un area politica contigua o vicina all’area migliorista sono poi confluiti nell’attuale PD, erede diretta di quell’area della destra del PCI e con una visione statalista più vicina ad una destra del ventennio che al socialismo liberale di cui discuteva Berlinguer nella sua corrispondenza con il Vescovo Luigi Bettazzi.









