Il Buco della Serratura del cielo

La passione per l’astronomia ha da sempre guidato la mia vita e il mio pensiero, sono da sempre affascinato dai misteri del cosmo che non posso esularmi dal raccontarli: per me sono come dei vecchi e muti amici che mi accompagnano e rendono meno sola la mia umile esistenza di semplice mortale.
 
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Carena Nebula [1]

Uno degli oggetti più affascinanti del cielo è senza dubbio la Nebulosa Carena anche conosciuta come NGC 3372 o C 92 a seconda del nome del catalogo in cui è stata registrata  che contiene un’altra nebulosa altrettanto famosa: la Nebulosa Keyhole (Buco della serratura), e una delle stelle più rare della nostra galassia: Eta Carinae, una delle poche ipergiganti ancora esistenti, una stella 5 milioni di volte più luminosa del Sole e il cui raggio è 80 volte più grande (quasi quanto l’orbita di Mercurio), che pesa circa 150 volte più della nostra stella e.. che da qui a qualche migliaio di anni (in realtà forse è già accaduto ma ancora non lo sappiamo) esploderà in una supernova,  forse addirittura in una ipernova, ad appena 7.500 anni luce di distanza: in scala cosmica è come avere una bomba atomica innescata dietro casa.

Supernova_animated[1]
Animazione di una
supernova [2]
Quando tutto questo accadrà Eta Carinae sarà visibile a occhio nudo anche in pieno giorno, raggiungendo una magnitudine visuale di -7,5! Venere, che dopo la Luna e il Sole è l’oggetto più luminoso del nostro cielo, raggiunge solo una magnitudine di -4,4 al massimo dello splendore.
Questa mirabile stella fu studiata per la prima volta da Edmond Halley (lo scopritore dell’orbita dell’omonima cometa) dall’isola di Sant’Elena (la stessa di Napoleone) nel 1677 che la descrisse come una stella di magnitudine 4,  in seguito la sua luminosità parve aumentare per poi ridiscendere e successivamente risalire, tanto che nel 1843 raggiunse la magnitudine apparente di -0,8 rivaleggiando addirittura con Sirio (-1,42) e Canopo (-0,62).
Eta Carinae è una stella variabile di tipo S Doradus, un tipo di stella che a causa della sua grande massa produce tanta di quell’energia da disperdere parte della sua materia nello spazio, un po’ come l’acqua in una pentola che quando bolle  troppo, trabocca. È proprio in conseguenza a uno di questi momenti che la stella si è resa particolarmente visibile nel 1843, generando poi due bolle che hanno dato origine alla nebulosa Homunculus, preludio forse della sua morte che quando avverrà sarà indubbiamente l’esplosione più spettacolare a cui potremmo assistere da vicino.
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Homuncus Nebula [3]
Finger of GodAccanto alla Nebulosa Keyhole esiste un’altra particolare formazione nebulosa: il famoso “Gesto di Dio” o “Finger of God”.
Tutta quanta la Nebulosa Carena è comunque spettacolare,  una nube idrogeno di circa 260 anni luce di diametro che è sede di molti fenomeni di formazione stellare che hanno  dato origine a giovani ammassi stellari aperti, tante massicce stelle calde e blu che illuminano con la loro radiazione questa splendida porzione di cielo.
Un ricercatore allo Space Telescope Science Institute di Baltimora Max Mutchler,e Noreen Grice, presidente dello You Can Do Astronomy LLC e autore di libri tattili di astronomia, hanno creato un’immagine tattile della Nebulosa Carena che può essere apprezzata anche da coloro che non soffrono di handicap visivi.
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Immagine tattile della Carena Nebula [4]
L’immagine di 28 centimetri a colori  ricavata dalle imagini del telescopio spaziale Hubble è in rilievo con linee, barre e altri segni che corrispondono agli oggetti nella nube gigante, permettendo  agli ipovedenti di sentire col tatto ciò che non possono vedere. L’immagine è altresì utile e interessante per i normovedenti perché sottolinea oggetti che normalmente sfuggono all’attenzione usando il tatto come diversa forma di interazione.
“L’immagine di Hubble della Nebulosa Carina è così bella, e illustra l’intero ciclo di vita delle stelle”, dice Mutchler, che, insieme a Grice,  ha esposto per la prima volta l’immagine tattile nel gennaio 2010, al convegno dell’American Astronomical Society a Washington (DC) “Ho pensato che le persone non vedenti avessero anch’essi il diritto di poter esplorare e imparare.”

[1] http://www.phys.ncku.edu.tw/%7Eastrolab/mirrors/apod/image/9905/keyhole_noao_big.jpg
[2] http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/53/Supernova_animated.gif
[3] http://www.phys.ncku.edu.tw/~astrolab/mirrors/apod_e/image/0806/etacar2_hst.jpg
[4] http://www.nasa.gov/images/content/436264main_carinabook.jpg

Non voglio parlare di (anti)politica!

L‘Italia è proprio un posto strano: tutti sanno che le rivelazioni del pentito di mafia Ciancimino sono roba nota e risaputa da anni, che dell’Utri e il suo compare maggioresono  da sempre contigui agli interessi di mafia come lo era stato Andreotti primadi loro, che esiste un problema di razzismo sottoculturale nelleregioni del nord, che gli industriali italiani preferiscono andare ad investireall’estero dopo aver intascato gli aiuti di stato piuttosto che creare occupazione in Italia, che i nostrifigli staranno sicuramente peggio sotto tutti gli aspetti dei lorogenitori: poi alle votazioni scopriamo che però a noi ci va benecosì, che all’estero ci vedano Italiano: Pizza, Mafia, Mamma, Tv, Vaticano e Mandolino,che in quei trenta secondi dentro l’urna con le nostre azioni stiamo negando un futuro alle successive generazioni perché le vecchiepossano restare abbarbicate ai loro meri interessi di casta: allora dico fanculo a tutti gli italiani, di destra, di sinistra e di centro: questo è ciò che ci meritiamo e ben ci stà!
Mi spiace ma nonostante tutto il mio impegno non riesco proprio a condividerel’idea di queste ore che il PD debba cercare di assorbire i movimenti a 5 Stelle di Grillo e quelli di Nichi Vendola (che poi non sono loro ma di chi vi partecipa): ormai tutto l’impianto della politica, adesso all’opposizione(quella al governo ora è solo un comitato d’affari), è marcia dentro,persone e strutture decotte dalla storia e dagli interessi meramentepersonali dei loro dirigenti che con le loro azioni hanno disgregato lafiducia dei Cittadini nei partiti, il 37% di astensioni alle regionali lo dimostra ed è una cifraimportante. Se è intenzione di ridare una casa e una speranza a questielettori non si può ripartire puntellando una struttura ormai vecchia e fatiscente,bisogna avere coraggio di demolirla e ricrearne una nuova più solida,con basi (i Cittadini) e un’idea di progetto (un Programma) nuovi e vicini agli interessi del Popolo, dovegli aggiustamenti in corso d’opera debbano essere continuamentesottoposti al giudizio di tutti e vincolati da normecomunque inderogabili come ad esempio la nostra Costituzione. Quando io parlo di Politica parlo di Cittadini non di organi di partito, parlo di Personenon di classe dirigente. Ne ho viste talmente tante combinare daipartiti e da singole persone che si sono prostituite per essi che se dico di avere la nausea e il disgusto è sempre troppo poco: nonbasta perciò iniettare cellule sane a un corpo malato di cancro terminale, le metastasi dell'(anti)politica distruggerebbero anche queste.
Scusate lo sfogo ma era necessario.

Referendum sulla marijuana in California

Ne avevo già parlato in un altro articolo: Proibizionismo e risorse energetiche per il futuro, sui reali motivi che avevano imposto l’embargo e avevano decretato la criminalizzazione di una pianta conosciuta sempre dall’uomo, adesso in tempi di crisi globale queste idee vengono rimesse in discussione.

Cannabis
Uno studio del 2005 (ovviamente le testate giornalistiche italiane arrivano sempre mooolto in ritardo) dell’economista Jeffrey Miron di Harvard, potrebbe aiutare il dissesto dei bilanci statali e ripristinare la legalità della canapa indiana.
Lo studio è a questo indirizzo: www.prohibitioncosts.org dove è pubblicato il rapporto completo.
In questo studio vengono presi in esame i costi a carico della collettività sulla lotta al traffico illegale di Cannabis e quelli di recupero per i condannati per uso, possesso e spaccio illegale dei prodotti derivati in contrapposizione ad una analisi economica di una eventuale regolamentazione e tassazione di questi (a questo studio aggiungerei anche  l’analisi della dott..sa Napoleoni, anche se questa parla di cocaina gli effetti dell’economia illegale sono gli stessi).
Questa relazione in pratica afferma che la legalizzazione della Cannabis potrebbe ridurre la spesa pubblica degli Stati Uniti per  7,7 miliardi dollari all’anno. La legalizzazione della stessa porterebbe un gettito fiscale di 2,4 miliardi di dollari solo se fosse tassata come tutte le altre merci e 6,2 miliardi dollari se venisse adottata l’accisa che ora pende su alcool e tabacco. Questi effetti sul bilancio possono addirittura essere più importanti e sottostimati nel rapporto, ma comunque una differenza di 14-15 miliardi di dollari sono troppi per non essere visti.
Questo rapporto fu presentato all’allora Presidente G. W. Bush da 500 economisti ma ovviamente per lui era più importante giocare a Risiko con il resto del mondo che ascoltare studi scientifici, ma adesso la Marijuana Policy Project ha deciso di scendere in campo a novembre con un referendum in California per chiedere di ripristinare la legalità della coltivazione della Cannabis (San Francisco Chronicles).
Uno dei promotori, Richard Lee, fondatore di Oacksterdam, parla di 1 miliardo di dollari di entrate attraverso la tassazione della Cannabis per lo stato della California – che attualmente soffre di un deficit di bilancio di oltre 40 miliardi di dollari – e anche lo stesso governatore  Schwarzenegger è sembrato interessato alla vicenda: “Penso che dobbiamo studiare molto attentamente quello che stanno facendo gli altri paesi che hanno legalizzato la marijuana” ha detto.

Nucleare, a chi serve?

Sono mesi che ci penso, forse ora è giunto il momento che mi occupi di scrivere un articolo su un tema spinoso e inquietante: l’uso della tecnologia nucleare civile per la produzione in grande scala di energia in Italia, ovvero il ritorno al nucleare.

Il sarcofago di Černobyl

Il 26 aprile 1986 alle ore 01:23:45 in Ucraina avveniva il più grande disastro nucleare civile della storia: il Disastro di Černobyl’. Non sto a raccontare come avvenne il disastro e quali erano le gravi carenze progettuali di quei reattori RBMK 1000 il cui scopo oltre che alla produzione civile di energia elettrica era quella di produrre il plutonio per costruire armi nucleari, piuttosto vorrei sottolineare che a seguito dell’ondata di panico che ne seguì soprattutto in Europa, l’8 e il 9 novembre 1987 In Italia venne celebrata una tornata referendaria con cinque quesiti, di cui ben tre erano indirizzati espressamente a bloccare ogni attività di sviluppo costruzione e l’esercizio delle attività delle centrali nucleari in Italia. È bene ricordare i quesiti, visto che molti votanti di oggi non li hanno vissuti e gli altri probabilmente manco se lo ricordano, comunque quello era un momento particolare, lo strumento referendario ancora funzionava e i partiti temevano quei momenti di partecipazione democratica.

Quesito numero uno

NORME CHE CONSENTONO DI COSTRUIRE CENTRALI NUCLEARI ANCHE SENZA IL CONSENSO DEI COMUNI E DELLE REGIONI

«Volete voi l’abrogazione del terz’ultimo comma dell’articolo unico della legge10 gennaio 1983, n.8: “Norme per l’erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi”, comma che reca il seguente testo: “Qualora entro i termini fissati dall’articolo 2, secondo comma, della legge 2 agosto 1975, n. 393, non sia stata perfezionata la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento è effettuata dal Cipe, su proposta del ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato, tenendo presente le indicazioni eventualmente emerse nella procedura precedentemente esperita”?»

RISULTATI PRIMO QUESITO [1]
Elettori 45.869.897
Votanti 29.862.376
% Votanti 65,1
Astenuti 16.007.521
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.984.110
% 80,6
RISPOSTA NEGATIVA 5.059.819
% 19,4
<span style=”color: black;”>Totale 26.043.929
Voti non Validi Totale 3.818.447
% sui Votanti 12,8
Schede Bianche 2.536.648
% sui Votanti 8,5
Quesito numero due

NORME CHE PREVEDONO FINANZIAMENTO AI COMUNI E ALLE REGIONI CHE ACCETTANO CENTRALI NUCLEARI ED ALTRE ALIMENTATE DA COMBUSTIBILI DIVERSI DAGLI IDROCARBURI

«Volete voi l’abrogazione dell’articolo unico, primo comma, della legge 10 gennaio 1983, n.8: “Norme per l’erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali elettriche alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi”, limitatamente ai commi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12?»

RISULTATI SECONDO QUESITO [1]
Elettori 45.870.230
Votanti 29.871.570
% Votanti 65,1
Astenuti 15.998.660
% sugli Elettori 34,9
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 20.618.624
% 79,7
RISPOSTA NEGATIVA 5.247.887
% 20,3
Totale 25.866.511
Voti non Validi Totale 4.005.059
% sui Votanti 13,4
Schede Bianche 2.654.572
% sui Votanti 8,9
Quesito numero tre
NORME CHE CONSENTONO ALL’ENEL DI PARTECIPARE, IN ALTRI PAESI, ALLA REALIZZAZIONE E ALL’ESERCIZIO DI CENTRALI NUCLEARI, COME IL REATTORE AL PLUTONIO “SUPER-PHENIX”
«Volete voi l’abrogazione dell’articolo unico, primo comma, della legge 18 dicembre 1983, n. 856 recante: “Modifica dell’articolo 1, comma settimo, della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, sull’istituzione dell’ente nazionale per l’energia elettrica”, limitatamente alle parole: “b) la realizzazione e l’esercizio di impianti nucleari”?»
RISULTATO TERZO QUESITO [1]
Elettori 45.849.287
Votanti 29.855.604
% Votanti 65,1
Astenuti 15.993.683
% sugli Elettori 34,5
Voti Validi RISPOSTA AFFERMATIVA 18.795.852
% 71,9
RISPOSTA NEGATIVA 7.361.666
% 28,1
Totale 26.157.518
Voti non Validi Totale 3.698.086
Schede Bianche 2.388.117
% sui Votanti 8

La centrale a policombustibile Alessandro Volta a Montalto di Castro (VT)

In seguito all’esito del referendum furono sospesi i lavori di costruzione della centrale di Trino 2 (Vercelli), furono definitivamente chiuse le centrali di Latina, di Caorso (Piacenza) e la Enrico Fermi sempre a Trino (Vercelli) e riconvertita la centrale di Montalto di Castro (Viterbo) in una centrale a policombustibile sfruttando le infrastrutture già esistenti e cambiando nome in Alessandro Volta.

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Schema di funzionamento di una centrale termonucleare (2)

La cosa curiosa di quest’ultima è che è la centrale più potente oggi in Italia ma anche che è poco utilizzata (circa 3.000 ore all’anno su un massimo teorico di 8.760). Infatti a fronte di una potenza totale lorda istantanea di 98 GW producibile in Italia, i picchi di consumo più alti sono stati raggiunti nel 2008 con 63 GW nell’estate, mentre la media dei consumi è all’incirca di 30-40 GW giornalieri. Ovviamente la potenza teorica non potrà mai essere raggiunta, impianti fermi per manutenzione, guasti temporanei alla rete di distribuzione etc… ma sarebbe anche giusto che alla gente venissero forniti questi dati visto che l’energia elettrica serve alla sopravvivenza della nostra civiltà moderna. Un’altra cosa importantissima spesso dimenticata quando si parla di generazione di energia elettrica è la necessità di avere la disponibilità di enormi quantità di acqua in prossimità delle centrali per la refrigerazione degli impianti stessi, per questo nei momenti di siccità la produzione elettrica può calare  anche considerevolmente, vista la necessità di raffreddare gli impianti. Su questo piccolo importantissimo punto una centrale nucleare soffre un grave handicap rispetto alle altre centrali più convenzionali: quest’ultime possono essere spente in pochissimo tempo, mentre una di tipo nucleare no, il rischio di non avere il necessario apporto d’acqua per raffreddare gli impianti è un pericolo per l’ambiente: oltre a esporre l’intero sistema a guasti e rotture esiste il più banale pericolo di riscaricare acqua calda (necessaria al sistema di condensazione) nell’ambiente, comportando seri rischi per l’habitat naturale, come è spesso avvenuto.

Il 28 maggio 1959 l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) e l’ Agenzia Internazionale Energia Atomica (AIEA) firmarono un accordo di cooperazione e di consultazione preventiva su tutte le informazioni sanitarie riguardanti il tema nucleare: ovviamente poi è successo che questo accordo venisse usato poi dall’AIEA a suo esclusivo vantaggio per insabbiare e bloccare qualsiasi rapporto sui rischi reali sull’uso dell’energia atomica nel mondo: studi epidemiologici, statistici, analisi compromettenti etc.  [3]

Ma ora veniamo ai recenti fatti italiani che hanno spinto il Governo a ridiscutere il risultato referendario dell’87 rimandando ad un articolo successivo sulle alternative reali e immediatamente fattibili al ritorno del nucleare civile in Italia.
Le scuse fondamentali sono quella della necessità di diversificare la dipendenza energetica italiana ad altri Paesi che non siano gli abituali fornitori di gas naturale e petrolio, Russia e Libia principalmente ,e ovviamente il rispetto degli accordi internazionali di Kyoto e quelli con l’Unione Europea sulla riduzione delle emissioni di CO2 in seguito alla conferenza mondiale sul clima di Copenhagen (COP15).  Gli intenti sono nobili, però questi sono in contrasto sul piano previsto dall’UE di ridurre almeno del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 per l’anno 2020.
Una centrale elettronucleare richiede una decina d’anni fra la costruzione e l’attivazione, ad esempio la centrale nucleare finlandese Olkiluoto-3 (primo reattore europeo EPR, come quelli che si vorrebbero costruire in Italia) fu approvata nel 2002 dal parlamento, i lavori iniziarono nel 2005 e forse finiranno nel 2012, passando da un budget inizialmente stimato di 2,5 miliardi di euro a oltre 5,3 miliardi previsti con un aumento di oltre il 200% del costo, che per mantenerlo basso sono stati dati in appalto a ditte esterne molti lavori di costruzione con l’effetto invece opposto: opere mal riuscite, errori di progettazione e di realizzazione, guasti etc.
L’EPR è un progetto della francese Areva, che ha recentemente perso la partnership con la tedesca Siemens AG che ha preferito allearsi con la russa Rosatom per lo sviluppo e la commercializzazione dei più economici  reattori come i VVER,  e che ha trovato nell’Enel un partner per  lo sbocco  sul mercato italiano che rientra nel nucleare soprattutto  dopo le commesse perse negli Emirati Arabi (20 miliardi di dollari).
Comunque a scanso di equivoci, il ritorno al nucleare in Italia era stato già previsto in un accordo firmato tra Edf e Enel il 24 febbraio 2009 mentre la legge che sancisce il ritorno al nucleare è la 99/2009 art. 25 e successivi promulgata il 23 luglio del 2009: se pensiamo che qualsiasi accordo (commerciale – politico) richiede lunghe trattative per essere firmato… come dire.. chi ha evidenti interessi puramente economici, anche a evidente discapito della salute pubblica  e dell’evidenza dell’impraticabilità di questa scelta  costosa, in questa pessima pagina di storia… si è portato avanti col lavoro.

[1] Le tabelle sono state tratte dal sito Zona Nucleare che a sua volta le aveva tratte direttamente dal sito del Governo Italiano, dove adesso la pagina interessata purtroppo non esiste più.
[2]  Fonte Wikipedia
[3] Fonte: Guardian (UK)
Altri link interessanti:

Uno spettacolo celeste

una Perseide, lo spettacolo è analogo

Ogni anno a fine aprile, la Terra passa attraverso la coda della cometa Thatcher. Questo incontro provoca una pioggia di meteoriti chiamato Liridi, prendendo il nome dalla costellazione della Lira da dove apparentemente sembrano provenire (radiante). Le Liridi spesso lasciano dietro delle tracce luminose che possono rimanere visibili nel cielo notturno anche per un minuto.
Tempo permettendo, il momento migliore per vedere lo sciame delle Liridi sarà durante le ore di buio prima dell’alba il 22 aprile. L’osservazione del cielo nelle zone rurali deve essere in grado di individuare una meteora ogni pochi minuti. Non preoccupatevi di portare un binocolo o un telescopio per osservare le meteore, basta l’osservazione ad occhio nudo!
Il Liridi di solito producono da 15 a 20 meteore ogni ora visibili al loro culmine ma possono esserci picchi che possono portare il tasso di meteore visibili fino a 100 ogni ora, ma queste rare esplosioni di attività non sono facili da prevedere. Questa è una delle ragioni per cui le Liridi valgono la pena di esser seguite. L’unico modo per sapere con certezza è quello di andare fuori e guardare!
Per chi non può osservare l’evento può ascoltare il radar in linea può comunque  godersi lo spettacolo celeste(http://spaceweatherradio.com/).

Mucche e inquinamento

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Mucche
In questi giorni sta facendo notizia sui quotidiani italiani un articolo pubblicato sul Washington Post sui problemi posti dalla flatulenza delle mucche all’inquinamento atmosferico. L’articolo in questione non sono riuscito a trovarlo ma ricordo che in tono scherzoso avevo pubblicato in questo Blog un articolo sulle flatulenze col titolo: Attività umana e effetto serra; trovo curioso che giornali di gran lunga superiori alle pretese di questo Blog possano postare un articolo tutto sommato simile e che questo genere di notizie ciclicamente ritorni di moda. Quello che mi preme sottolineare però, e che spesso ignoriamo quando andiamo al supermercato e che anche evidentemente i giornalisti di testate famose non conoscono, che quelle grasse e grosse e succulente bistecche costano molto in termini di risorse al nostro pianeta, risorse importanti come l’acqua, basti pensare che per ogni kg di manzo prodotto con la tecnica dell’allevamento intensivo, servono 100.000 litri d’acqua necessari soprattutto per la coltivazione zootecnica, il terreno agricolo per la produzione di mangimi, e,ovviamente, tutte le altre risorse consumate per la lavorazione di questa pregiata fonte di alimentazione dell’homo occidentalis. Il problema fondamentale appunto non è secondo me tanto la flatulenza bovina suina e ovina, per quanto questa sia sgradevole, ma come piuttosto stiamo facendo di tutto per rovinare il nostro unico e prezioso mondo: usare il SUV da 26 quintali per andare a far la spesa all’hard discount non è proprio il massimo dell’intelligenza, o pretendere di fare una dieta quasi esclusivamente a base di carne solo perché la troviamo a buon prezzo in tutti i supermercati e dal macellaio sotto casa, non è proprio una cosa da vispi. Adesso chiudo e vado a cena: le alici al forno sono ottime contro la notte.

Tra Madoff e l'incudine: inattendibilità economica e colpe certe

È notizia di questi giorni che Bernard Madoff, il vecchino di 72 anni che ha truffato i più grandi istituti bancari e investitori istituzionali con una gigantesca catena di Sant’Antonio e che per questo si era quindi beccato 150 anni di galera, sarebbe stato picchiato in carcere da un altro detenuto nel dicembre scorso. I motivi veri non sono purtroppo chiari, ma sembra che l’impenitente finanziere abbia dato dei consigli  d’investimento poi rivelatisi sbagliati a un tizio che è cintura nera di judo anch’esso in gattabuia dal 2002. 
Al di là del problema specifico dell’arzillo economista che ha, a mio avviso, meritato quello che gli è capitato, sarebbe perlomeno opportuno riflettere sui consigli degli investitori, istituzionali o privati, e magari fare l’opposto di quello che loro vorrebbero che noi facessimo, vista l’inattendibilità delle loro previsioni e i disastri che combinano.
Nell’estate del 2008 questi avevano il coraggio di parlare di una ripresa economica buona e duratura ma gli eventi dell’ultimo quadrimestre li smentirono clamorosamente con una recessione economica paragonabile a quella del 1922. Prima ancora il FMI e la Banca Mondiale dopo aver strozzato con le loro idee ultraliberiste uno Stato Sovrano, l’Argentina, e aver invitato gli istituti di credito a vendere i bond argentini a decine di migliaia di ignari risparmiatori, hanno fatto fallire lo stato e bruciato milioni di euro frutto spesso di risparmi e di fatica di migliaia di persone. 
Ma di esempi simili o comunque con i medesimi effetti se ne potrebbero fare migliaia e non sto certo qui ad elencarli, ognuno di voi può frugare nei suoi ricordi e trovarne altri; quello che mi preme sottolineare è la cronica inattendibilità delle previsioni economiche, ma questa sempre nel medesimo senso, ovvero che azzecca sempre e comunque lo scopo precipuo di colpire le tasche di ignari risparmiatori.  Ora questo è statisticamente improbabile, per cui  ovviamente sembra risaltare un progetto, che oserei dire criminoso,  vertente alla manipolazione delle informazioni economiche volto a sottrarre la poca ricchezza delle persone in favore degli speculatori finanziari, quindi delle due l’una: o sono dei ciarlatani, e quindi andrebbero incriminati per sfruttamento della creduloneria popolare come i maghi e gli astrologi, o sono dei truffatori come Madoff e pertanto dovrebbero essere condannati perlomeno con lo stesso metro, augurandosi di trovare altrettanti judoka incazzati.

Per osservare là dove nessuno sguardo è mai giunto prima

Were no man has gone before
Nel novembre del 1966 fu pubblicato il secondo pilot di Star Trek: Were no man has gone before, conosciuto in Italia come Oltre la Galassia; nell’episodio c’è una bellissima immagine in cui l’Enterprise del capitano Kirk attraversa i confini della Galassia: la Grande Barriera che come nei ricordi omerici è il limite ancora insuperato  dal genere umano e che mi è  ritornata subito alla mente vedendo  l’immagine ripresa in questi giorni Telescopio Planck
qui l’articolo completo dell’ESA
In questa immagine si vedono chiaramente i giganteschi filamenti di polvere fredda che attraversano la nostra Galassia rivelati dal satellite Planck dell’ESA.
Essa mostra la struttura filamentosa di polvere in un raggio di circa 500anni luce dal Sole e i filamenti sono proprio parte della struttura dinamica della Via Lattea, che  qui è  rappresentata dalla striscia rosa  nella parte inferiore dell’immagine. Qui, l’emissione viene da molto più lontano, attraverso il disco della nostra galassia. L’immagine è stata colorata in falsi colori per meglio discernere le diverse temperature di polvere. I  toni rosa chiaro mostrano la polvere di poche decine di gradi sopra lo zero assoluto,mentre i colori più intensi mostrano la polvere a circa -261 ° C, asoli circa 12 gradi sopra lo zero assoluto. La polvere più calda è concentrata nel piano galattico mentre la polvere sospesa sopra e sotto è più fredda.Questi filamenti sono costituiti da polveri e gas, anche se il gas non viene visualizzato direttamente in questa immagine.
Le forze presenti nella Galassia producono queste spettacolari forme filamentose in cui si innescano fenomeni di formazione stellare.
Mentre il telescopio spaziale dell’ESA Herschel può studiare queste regioni nel dettaglio, solo Planck può evidenziare la grande scala  delle nubi. Lanciati insieme nel maggio 2009, Herschel e Planck studiano le componenti più fredde dell’Universo. Planck osserva le strutture di grandi dimensioni, mentre Herschel fornisce  analisi dettagliate delle strutture più piccole, come le  regioni di formazione stellare.
Quindi dopo tutto la fantasia di Roddenberry e degli sceneggiatori del celebre telefilm ancora una volta non si erano discostati poi tanto nel rappresentare la realtà.

un bellissimo incontro.

Ieri sera ho avuto una piacevolissima sorpresa. Nei giorni scorsi avevo cercato di contattare il Poeta Lorenzo Peritore per esprimergli la mia ammirazione per le sue opere in vernacolo siciliano e in particolare per una sua poesia dedicata al povero giudice Rosario Livatino brutalmente assassinato a soli 38 anni, che avevo pubblicato nel blog. Mi ringraziava per quanto gli avevo scritto nella lettera e mi concedeva la pubblicazione di quella stupenda opera.

Di questo lo ringrazio, e mi unisco pubblicamente all’unanime coro della gente umiliata da tutte le mafie che chiedono Giustizia.

Quanti anni ha la Terra?

Agli inizi del 20° secolo, gli scienziati ancora non erano sicuri di quanto la buona, cara e preziosa Terra sia vecchia. Al giorno d’oggi, gli scienziati usano sistemi radiometrici su vari tipi di roccia – sia terrestri ed extraterrestri – per individuarne l’età.
Molti grandi pensatori nel corso della storia c’hanno provato. Per esempio, già nel 1862 Lord Kelvin calcolò quanto tempo la Terra avrebbe impiegato per raffreddarsi dal suo originale stato fuso. Arrivò a determinare che  la Terra era nata tra 20 e 400 milioni di anni di anni fa. Oggi gli scienziati ritengono che la risposta sia sbagliata nella sostanza ma non nella forma,  in quanto  Kelvin basò sul ragionamento logico e su basi matematiche il suo studio.
Oggi gli scienziati cercano di determinare l’età della Terra attraverso lo studio degli strati di roccia del nostro pianeta, pensando che essi si siano creati col tempo. Chiunque può vedere questi strati di roccia e osservare una sezione di una montagna, magari percorrendo una strada che le scorre in mezzo. Ma gli strati rocciosi non rivelano il segreto dell’età della Terra tanto facilmente, il loro messaggio è molto difficile da decifrare. Quanti anni ha dunque la Terra? 
Abbiamo visto che ancora agli inizi del 20° secolo esistevano molte perplessità irrisolte, come ad esempio che l’età stimata di alcuni fossili indicasse date piu antiche della Terra stessa o che l’età del Sole alla luce delle scoperte di Bethe  sui meccanismi energetici delle stelle fosse molto più alta di quanto fosse mai stato prima supposto. Tuttavia, studiando gli strati di roccia depositati col passare delle ere, gli scienziati giunsero a credere che la scala di età della Terra non fosse misurabile in milioni di anni, ma in miliardi di anni.
I m
oderni metodi di datazione radiometrica  sono venuti alla ribalta tra il 1940 e il 1950. Questi metodi si basano sul principio del decadimento degli atomi di un elemento chimico in un altro,
ovvero sul fatto che alcuni elementi molto pesanti possono decadere in elementi più leggeri, come l’uranio che ad esempio decade in piombo. Lo studio di questo processo naturale ha dato luogo alla tecnica nota come datazione radiometrica.
Questo metodo si basa sul confronto tra la quantità misurata di un elemento radioattivo presente in natura e dei suoi prodotti di decadimento, ipotizzando un tasso costante di decadimento, conosciuto come tempo di dimezzamento o emivita.
Utilizzando questa tecnica, gli scienziati sono in grado attraverso l’analisi dei campioni di crosta terrestre, di ricavare le quantità di uranio e di piombo in esse presenti e il rapporto di questi valori con il tempo di dimezzamento in una equazione logaritmica, determinando così l’età delle rocce. 
Nel corso del 20° secolo, gli scienziati hanno documentato decine di migliaia di misurazioni età radiometriche. Considerate nel loro insieme, questi dati indicano che la storia della Terra si estende a ritroso dal presente ad almeno 3,8 miliardi anni nel passato.
Inoltre,  si suppone che la Terra  sia costituita degli stessi elementi  e si sia formata insieme al nostro sistema solare, quindi gli scienziati utilizzano il metodo delle datazioni radiometriche per determinare l’età di oggetti extraterrestri, come le meteoriti. Esse sono rocce provenienti dallo spazio che orbitano attorno al nostro Sole ma che vengono intercettate dal nostro pianeta durante la sua orbita. Allo stesso modo, sono state studiate le rocce lunari portate (sarebbe meglio dire riportate, ma questo sarà argomento su un futuro articolo sulla genesi della Luna) dagli astronauti.
Presi insieme, questi metodi danno risultati che suggeriscono  l’età della nostra Terra, dei meteoriti, e della Luna (e per deduzione quindi del nostro sistema solare) compresi tra i 4,5 a 4,6 miliardi di anni.  

  

Liberamente tratto da un articolo apparso su EartSky