Morale e sessualità


Ho sempre sostenuto che la morale deve avere due semplici regole sopra tutte le altre che regolano la nostra vita: ognuno deve essere libero di fare quello che vuole, purché questo non leda lo stesso diritto agli altri e che non  si commetta azioni che poi non si vorrebbe ricevere. È solo con una più ampia e corretta mentalità priva di discriminazioni di genere che la sessualità dovrebbe esser vissuta e insegnata; solo così non avremmo scandalo se una coppia sceglie di vivere la propria omosessualità liberamente, se un essere umano è libero di provare piacere dal e del proprio corpo.

[…] Aveva solo 13 anni e, in Egitto, e’ stata l’ultima vittima delle mutilazioni genitali femminili. […]

Queste sono notizie che non vorrrei mai leggere: come quella di Aisha,  oppure di quelle che solo apparentemente sembra che non c’entrino affatto, come quella sul concerto di Elton John  in Puglia che viene ostacolato da una parte della Chiesa Cattolica per l’omosessualità dichiarata del cantante, oppure del pestaggio di coppie  omosessuali in questi giorni ferragostani.

Tutte storie che traggono origine dalla non accettazione di una componente primaria della specie umana che è fondamentale in quasi tutte le forme di vita: la sessualità.

È triste vedere come tutto ciò che rientra nella sfera sessuale dell’individuo debba soggiacere ad una omologazione culturale che tende a rifiutarne l’esistenza in pubblico, lasciando poi in realtà campo libero a terribili storture come la demonizzazione dell’omosessualità – cosa invece naturale in molte altre specie animali dove addirittura in alcuni casi si verifica un salto di genere, o il rifiuto all’erotismo, dove il provare piacere fisico, specie per le donne, è considerato spesso grave peccato, salvo ammiccare all’eros e mercificare il corpo, soprattutto femminile, in tutti i modi possibili.

Vorrei ricordare soprattutto a coloro che, giustamente, si offendono per la triste storia della bambina, noi appartenenti alla  presunta superiore civiltà occidentale,  fino agli anni 50 del ventesimo secolo -quindi non più di sessant’anni fa- praticavamo la clitoridectomia per curare alcune turbe sessuali spesso riconducibili ad un’insano indottrinamento cuturale.

Trovo terribilmente ipocrita la discriminazione sessuale che richiede ad un essere umano maschio di avere esperienze sessuali complete in età della seconda adolescenza, quando  qualora invece  la stessa esperienza l’avesse un essere umano femmina,  questa debba essere considerata moralmente insana e quindi condannata. E altrettanto trovo stupide le condanne ad altri comportamenti erotici come la masturbazione o  altre pratiche erotico-sessuali che vengono definite insane dalla morale.
Appunto morale, quell’insieme di regole che pretende di dettare cosa è lecito fare e cosa no, che pretende di imporre vincoli e regole sul comportamento di un essere umano nella società, che condanna  pubblicamente il sesso, ma che lascia che si trasformino gli individui in oggetto di desiderio sessuale.
Non fraintendetemi: non intendo sdoganare con questa riflessione la zoofilia o la necrofilia, la pedofilia o la violenza sessuale, anzi. Ritengo che quest’ultime siano il frutto di una visione distorta e antiumana della sfera sessuale derivate da consuetudini culturali assurde come la castità e il peccato sessuale, che portano poi a vivere nella clandestinità e nelle forme più distorte l’eros che, fino a prova contraria, è l’emanazione di ogni forma di vita abbastanza evoluta: l’istinto di conservazione della specie unita alla capacità di provare piacere.

Invece un’accettazione culturale di un sano erotismo nella società sarebbe molto importante: deviazioni eropatiche come la pedofilia e la violenza sessuale, dove il bisogno dell’eros si unisce alla prevaricazione del più forte sull’indifeso in un autentico delirio di onnipotenza, cesserebbero la loro ragion d’essere, se non in pochi autentici casi di malattia mentale. E così per tutte le altre manifestazioni culturali che prevedono mutilazioni dei genitali o costrizioni innaturali come la castità forzata, oppure l’arrogante  pretesa di negare ogni diritto al piacere del proprio corpo a mezza ‘umanità, cesserebbero della ragione di esistere.

 

Biografia:

http://www.kelebekler.com/occ/usamutilaz.htm
http://www.giornalettismo.com/archives/75742/gay-donne-chiesa-pontifex-violenze/

Un palazzo in Paradiso

Il 15 ottobre 2003  il taikonauta cinese Yang Liwei ha pilotato il Shenzhou-5 in orbita per 21 ore prima di tornare sulla Terra.

La Cina così è entrata nell’esclusivo club di nazioni -Russia e Stati Uniti- che sono in grado di mandare  un essere umano in orbita con i propri mezzi.

In questi giorni la Cina ha superato l’economia giapponese e adesso è seconda solo rispetto a quella degli Stati Uniti d’America.
Sulla bontà del modello economico cinese non posso pronunciarmi, ma i risultati ottenuti dalla Repubblica Popolare restano comunque notevoli: basta guardare ai faraonici complessi che ha edificato per le Olimpiadi di Pechino nel 2008 per farsene un’idea.

Adesso i cinesi, lungi dall’essere quel popolo che stupidi luoghi comuni raccontano,  ha messo a segno un altro formidabile punto, stavolta nell’ingegneria aerospaziale: dopo essere stata la terza nazione che ha mandato autonomamente uomini in orbita dopo Unione Sovietica e Stati Uniti nel 2003, ha completato il primo modulo della sua futura stazione spaziale nazionale: il Tiangong 1 (che significa “Palazzo del Paradiso”).
Questo primo modulo verrà messo in orbita tra il 2010 e il 2011 senza equipaggio:  questo servirà di approdo come stazione scientifica per le prossime missioni spaziali cinesi -Shenzhou-8, Shenzhou-9, e Shenzhou-10 – e dovrebbe venire ingrandito attraverso  il Tiangong-2  previsto per il 2013 e il Tiangong 3  che sarà ultimato qualche tempo dopo, probabilmente tra il 2014 e il 2016, secondo le autorità cinesi. Con questi tre moduli attualmente in costruzione,  i cinesi costruiranno una base spaziale modulare come la Stazione Spaziale Internazionale, forse solo un po’ più piccola, che verrà usata molto probabilmente per una possibile missione lunare con equipaggio umano proposta per il 2017, anche se  quest’ultima missione per ora non è stata calendarizzata.

Per questa notizia non posso scrivere di più, La Cina si sa… è misteriosa e la sua scrittura lo è ancor di più…

Sognando cieli sereni

 

© Umberto Genovese

Almeno per me quest’anno l’incontro con le Perseidi non è stato molto fortunato: vari problemi, per fortuna temporanei, di salute mi hanno costretto a saltare l’appuntamento col cielo per quei mirabili giorni. Quindi non ho la più pallida idea di come sia stato là fuori, anche se la memoria degli scorsi anni mi fa credere che anche l’appuntamento di quest’anno sia stato più che discreto. Anche l’attesa congiunzione Venere Marte e Saturno è dovuta saltare, ma per quella la colpa principale era del maltempo che chiudeva -almeno per me- l’orizzonte con pessime nuvolacce. In effetti un tentativo di fotografia la sera del 10 agosto l’ho fatto, ma con pessimi risultati, come potete vedere dalla foto qui accanto.
Credo che mi rifarò con la congiunzione Venere – Spica per il 31 agosto, a quel tempo sarò in ferie e credo che sarà un degno appuntamento  da non perdere. Come è ormai consuetudine del Poliedrico, pubblico volentieri la carta del cielo anche per questo appuntamento, con la speranza che questa volta vada tutto bene.

Per quanto riguarda invece le Lacrime di San Lorenzo non posso che consigliare a tutti di visitare le splendide foto presenti in questa galleria curata dal NASAJPL Meteor Shower Group, dove sono raccolte alcune delle foto scattate a questo spettacolare evento.

Le rivelazioni dell’ovvio

Nei giorni scorsi Stephen Hawking ha di nuovo messo n subbuglio i media di tutto il mondo con un’altra notizia che per gli scienziati pare come sempre abbaastanza ovvia, ma che per i media disattenti appare eclatante: per loro non  è la notizia data, ma chi è stato a dirla, a renderla degna d’attenzione.

La volta precedente Hawking destò scalpore quando narrò sui concreti rischi per il genere umano in caso di un eventuale incontro ravvicinato. Anche in quel caso molti ciarlatani e sedicenti esperti persero l’ennesima  ghiotta occasione per tacere, e parlarono di un Hawking mistificatore della realtà, di aiuti alieni allo sviluppo della civiltà umana, etc…, arrivando perfino a scomodare anche il Vaticano che ormai non esclude a priori la sempre più sicura esistenza di forme di vita extraterrestri. Ma cosa disse lo scienziato britannico di tanto strano?
Le forme di vita più comuni nell’universo sono sicuramente forme di vita elementari basate sul carbonio: virus, spore e batteri.  Queste in caso di contatto anche accidentale possono rivelarsi letali per l’intero genere umano, come anche essere assolutamente innocue, non è possibile saperlo a priori. Per questo i primi astronauti venivano posti in quarantena rigidissima al loro rientro sulla Terra. Quindi un  eventuale  primo contatto della specie umana con altre forme di vita exterrestri è presumibile che avvenga a con queste.
L’altro caso di contatto è quello che ufologi e contattologi  sono convinti  che addirittura ci sia già stato in passato e che sia in atto anche ora: un contatto fisico con un’altra specie senziente extraterrestre. Per questi alieni poter arrivare sin qui sulla Terra significa solo una cosa:  essi sarebbero talmente avanti dal punto di vista tecnologico da considerare l’essere umano ancora all’età della pietra, nonstante i nostri iPad, Internet planetaria (quasi 😛 ), e tv via satellite. Potrebbero osservarci alla stessa stregua di come un biologo osserva una capsula di Petri, un allevatore di cincillà guarda le gabbiette dei suoi esserini pensando alle future pelliccie o come una compagnia petrolifera trivella un pozzo off shore senza curarsi dell’habitat marino.  In tutti i casi a rimetterci sono le forme di vita inferiori. Quasi certamente si riproporrebbe l’evento di quando Cortes sbarcò in sudamerica, gli indios furono sì uccisi dai fucili spagnoli, ma molti di più morirono per il raffreddore, endemico per gli invasori, letale per i nativi. Questi eventi sono stati narrati anche dalla fantascienza come ad esempio nella Guerra dei Mondi di Herbert George Wells, o The Quatermass Experiment di Nigel Kneale, e discussi scientificamente da Carl Sagan durante la sua tasmissione televisiva Cosmos nel 1980, ma i media solitamente assopiti si sono svegliati solo quando Hawking ha parlato.

Questa volta Hawking ha stupito tutti di nuovo quando ha raccontato la realtà nuda e cruda: la Terra obbiettivamente non è più in grado di sostenere l’attuale ritmo di sfruttamento,  un’idea che tra l’altro  è stata espressa più volte dal mondo accademico internazionale, magari con toni un po’ accesi come quando il biologo australiano Frank John Fenner parlò di estinzione del genere umano. Anche per Stephen Hawking l’unico modo per garantire un futuro vero alla razza umana è quello di migrare nel cosmo, né più nè meno di quello che buona parte del mondo scientifico –  e anche il Poliedrico qui – ha sempre sostenuto fin dagli inizi dell’era spaziale:  Gerard Kitchen O’Neill, già nel 1969 studiò la fattibilità di costruire isole artificiali nello spazio intorno al nostro pianeta, usando anche la Luna come fonte di molte materie prime che sarebbe stato troppo costoso mettere in orbita dalla Terra.
L’enorme spesa per la campagna militare del Vietnam spinse gli Stati Uniti – l’unica nazione con know out tecnologico adatto capace di sostenere finanziariamente una campagna spaziale così ampia fino a  quel momento- a sospendere il programma Apollo e con esso anche i progetti per una futura colonizzazione umana stabile dello spazio.
Anche in questo caso si fa sentire la necessità di un’Agenzia Spaziale sovranazionale, che a nome dell’intera specie umana riprenda in mano l’idea della colonizzazione spaziale. Non possiamo permettere che sia una sola nazione a parlare per tutto il genere umano -anche perché un progetto simile sarabbe insostenibile finanziariamente per un singolo paese, sarebbe quantomeno ingeneroso chiedere giusto un passaggio a chi si è faticosamente costruito la strada senza aver partecipato alla sua realizzazione. Quindi ben venga la provocazione di Hawking se serve a spronare i governi a prendere coscienza del problema,   e per capire le notizie date dai media tradizionali in cerca solo di scoop ferragostani, rivolgetevi al Poliedrico.

Il Sole verso il massimo

© Shawn Malone - LakeSuperiorPhoto.com - http://bit.ly/aVdFiF

E così è iniziato: col ritorno delle macchie solari che avevano tenuto col fiato sospeso gli astrofisici e gli eliofili di tutto il mondo è tornato a crescere il numero di macchie solari sul disco del Sole e con esse l’attività solare.

Le macchie solari sono zone della superficie solare dove affiorano intensi campi magnetici, prodotti all’interno del Sole stesso attraverso un effetto dinamo alimentato dalle forti correnti elettriche prodotte dal plasma. Le macchie appaiono scure perché i campi magnetici inibiscono il normale trasporto di energia dall’interno della stella verso la superficie. Per questo le macchie hanno una temperatura di 3-4000 °C, rispetto alla temperatura della fotosfera del Sole di 5600 °C.

Il  Ciclo Solare 24 è iniziato l’8 gennaio 2008, ma cause fino ad allora poco conosciute avevano impedito l’insorgere delle nuove macchie solari in barba a tutte le previsioni, tant’è che la loro scarsa presenza o assenza aveva fatto ipotizzare che il Sole stesse andando verso uno stato di quiescenza che aveva prodotto il Minimo di Maunder negli anni a cavallo tra il 1645 e 1715, o quantomeno come il Minimo di Dalton che ci fu tra il 1790 e il 1820. Questi periodi furono caratterizzati da inverni insolitamente rigidi e estati tiepide, tanto che il Minimo di Maunder è stato chiamato anche “Piccola Era Glaciale” e le cronache inglesi dell’epoca narrano di un Tamigi congelato a Londra d’inverno e sede di spettacoli e danze di pattinatori.
Questo importante particolare dovrebbe far riflettere sul legame tra il ciclo solare  delle macchie, l’irraggiamento solare e la temperatura media del pianeta,  l’influenza del Sole sul nostro clima globale è più di una semplice speculazione: se è vero il principio antropico del global warming, pensate l’incredibile regalo che ci ha fatto il nostro Sole per 2 anni e che stupidamente non abbiamo saputo sfruttare.
Il numero delle macchie solari è tornato a salire dal dicembre 2009 e i segnali di una ripresa attività solare sono dimostrati  dalle recenti e spettacolari aurore registrate.

La foto qui sopra  è stata scattata da Shawn Malone il 3 agosto appena fuori Marquette, nel Michigan, durante l’aurora boreale susseguente il flare di classe C dei giorni precedenti. Marquette è appena a 46° Nord, il che la rende la testimonianza di un’aurora boreale più a sud che abbia trovato tra quelle di quest’anno. Questa foto è stata scattata più o meno alla stessa latitudine delle nostre Alpi, quindi è plausibile supporre che anche  dalle stesse latitudini del continente europeo sia stato possibile osservare questo interessante fenomeno, tanto più che l’altitudine delle Alpi compensa in minima parte anche la curvatura terrestre. Se qualcuno ha notato e fotografato questa -o altre- aurore recenti ci scriva, saremmo lieti di offrire lo spazio per presentare il suo lavoro.

Integralismo? No, misoginia

Il Times ha dedicato la sua copertina ad Aisha, una diciottenne afghana che cercando di sfuggire al marito e alla sua famiglia che la schiavizzava è finita nelle mani dei talebani che l’hanno ricondotta a casa e autorizzato il marito a  deturparle il bellissimo viso con la mutilazione del naso e delle orecchie.

Certo, la riprovazione e lo sdegno per questo spregio deve essere forte, e ognuno di noi deve impegnarsi affinché un gesto simile non possa mai più ripetersi, ma è necessario anche fare un po’ di autocritica sul nostro modo di confrontarsi con l’altro sesso, e vedere oltre al dramma di Aisha, che nel tremendo male capitatole ha avuto la fortuna di essere salvata.

Purtroppo ci sono milioni di Aisha mute nel loro dramma nel mondo, anche qui nel nostro caro ricco Occidente. Il problema sorge quando le società sono fatte e pensate per soli uomini che pretendono di avere il diritto di uso e abuso sul corpo delle donne.A questa è stato tranciato il naso, ma la stessa brutalità non si riversa sulle donne quando esse vengono stuprate, soprattutto dentro la loro famiglia?
Solo perché non si notano le cicatrici esteriori non vuol dire che l’efferratezza della violenza sia diversa.
E qui mi riferisco alle donne rese schiave per servire in casa, a quelle cui viene negata l’istruzione, donne costrette ad una esistenza di servilismo assoluto perché pare che quello sia il loro unico dovere che hanno fin dalla nascita,  oppure quelle costrette a prostituirsi nelle strade e nei bordelli il cui unico obbiettivo è quello di dare piacere al maschio e al suo membro.
Dov’è la differenza tra Aisha a cui viene deturpato il volto per punirla per la sua fuga miseramente fallita, e colei che subisce qualsiasi ricatto per aver chiesto un po’ più di rispetto per sé?

Agosto 2010: un mese molto ricco

Per stampare la mappa del cielo, cliccare l'immagine.

Questo mese di agosto si mostra molto ricco dal punto di vista astronomico, non c’è solo l’appuntamento delle note Lacrime di San Lorenzo (vedi Le lacrime di San Lorenzo 2010), ma soltanto poche ore prima, alle 19:20 Tempo Locale di Siena (comunque valido con scarto di pochi minuti per tutta l’Italia) sarà possibile vedere questo meraviglioso grappolo di corpi celesti subito dopo il tramonto, un po’ come accadde il 14 luglio scorso (vedi uno spettacolo gratuito) ma senz’altro più ricco.


Tutti i tempi da me riportati nelle carte non comprendono la deviazione dell’ora legale, pertanto dovete, quando questa è in vigore, sommare un’ora a quella indicata dalle mappe.

una celestiale danza di luci

Questo stupendo filmato è opera del fotografo Jesper Grønne da Silkeborg in Danimarca, che ha catturato la bellezza celestiale di questa aurora boreale.
Il 1  agosto, dalla parte del Sole che guarda verso la Terra è avvenuta una espulsione di massa coronale, come potrete osservare attraverso l’occhio del SOHO dalla pagina scientifica di questo Blog [attività solare].
Intense aurore sono state osservate nei giorni scorsi  in Danimarca, Norvegia, Groenlandia, la Germania e in tutto il Nord degli Stati Uniti e in Canada, quando la bolla di gas espulsa dal Sole ha incontrato il campo magnetico e l’atmosfera della Terra. Le aurore polari (perché si manifestano in prossimità di entrambi i poli) sono causate dalle particelle cariche del plasma coronale quando arrivano ad  interagire con il campo magnetico della Terra e collidono con gli atomi di azoto e ossigeno dell’atmosfera.
Anche se nessun danno sembra esserci  stato,  una tempesta solare molto grande può  provocare danni ai sistemi elettrici sulla Terra. Si prevede che nel maggio 2013 il Sole raggiunga il massimo solare nel suo ciclo undecennale, periodo in cui  le tempeste di grandi dimensioni sono più probabili.

Finché la barca va….


L'attentato di Via d'Amelio, 19 luglio 1992

Tredici giorni fa, il 20 luglio 2010, i magistrati di Caltanissetta Sergio Lari e Nico Gozzo, subito prima di essere ascoltati in Commissione Antimafia – presieduta da Giuseppe Pisanu (PdL), rilasciarono una inquietante lettura degli attentati del 1992.
– “Siamo a un passo dalla verità sulla strage di via D’Amelio. E la politica potrebbe non reggerne il peso” e poi -“non fu solo la mafia a volere le stragi”, dando credito a ciò che il pentito Gaspare Spatuzza sta dicendo da tempo, ricevendo in cambio il mancato ingresso nel programma di protezine dei pentiti di mafia.

Come succede spesso in questi casi, l’eco di questa notizia è quasi subito scomparsa dai, quantomeno imbarazzati,  giornali Italiani. Troppe domande irricevibili,   diciotto anni di depistaggi e condizionamenti in cui le testate informative italiane si sono prestate come parte attiva e passiva, un’orgia infinita in cui il popolo italiano è stato sodomizzato.
Adesso tiene il banco un’altra notizia: la scissione di un gruppo interno alla maggioranza (PdL) che pretende di avera dalla sua i sentimenti nobilissimi di legalità e  giustizia,  giusto per rimarcare le distanze dal resto del gruppo dirigente (o digerente) ormai  compromesso dalle troppe indagini della magistratura in corso e da frequentazioni non troppo limpide per arrogarsi il diritto di governare una nazione.
La  legalità deve essere un pilastro fondante del’agire politico, e chiedere a chiunque che possa essere anche solo sospettato di aver agito contra legem di farsi da parte fino a sentenza definitiva di innocenza, o per l’analogo opposto che debba essere allontanato definitivamente in caso di colpevolezza, è solo buonsenso.
Ma quando furono votate e approvate leggi che hanno stravolto l’ordinamento giuridico, come ad esempio la legge sulle rogatorie (legge n. 367/2001),  la depenalizzazione del falso in bilancio (legge n. 61/2002), la riduzione della prescrizione  (“Legge ex-Cirielli”, 251/2005), e le molte altre, è difficile credere che la legalità sia nel patrimonio culturale: in quei momenti dov’era?

E allora lo scisma? Se non è per pio desiderio di legalità, perché è accaduto?

L’attentato di Via dei Georgofili, notte tra il 26 e il 27 maggio 1993

La risposta la trovo nella vecchia notizia del 20 luglio, oppure in quella che è trapelata in queste ore dalla Procura di Firenze, dove due notissimi personaggi politici – uno di questi continua a chiamare eroe un boss mafioso condannato alll’ergastolo e morto in carcere, forse perché non lo ha mai menzionato negli interrogatori- sarebbero di nuovo sotto inchiesta per la stagione delle bombe di Firenze, Roma e Milano del 1993-94.
È dunque nella necessità di smarcarsi dai fatti di 18 anni fa che si è consumato lo scisma? Dall’esigenza di rifarsi una verginità apparente  agli occhi di un futuro elettorato ora che la barca del berlusconismo sta per affondare? O piuttosto per distogliere queste deflagranti verità  a cui la politica non può reggere il peso, con una non notizia artatamente studiata da chi ha manipolato l’informazione negli ultimi 18 anni?


 

 

Come andrà a finire non mi è dato di saperlo, io guardo alle stelle ma non credo o  faccio oroscopi, comunque penso che agli italiani convenga fare buona scorta di vasellina…

Il paese delle stragi perenni

Era il 2 agosto 1980, ore 10:25, un ordigno esplode nella stazione di Bologna uccidendo 85 persone e ferendone oltre 200.
Sono passati 30 anni, ancora non esistono colpevoli certi, pista interna, pista araba, ora pista americana… l’Italia è il paese delle piste, come quelle che in certi locali alla moda vengono offerte ai clienti insieme allo champagne, anche queste servono a rincretinire, a celare i problemi di un paese incompleto e immaturo.

L’Italia è il paerse delle stragi irrisolte: Portella della Ginestra,  Piazza Fontana, Piazza della Loggia, delitto Moro, Ustica, e altre che ora mi sfuggono, momenti in cui lo stato di diritto viene a mancare, come a Bolzaneto, ma anche del quotidiano stillicidio di morti sul lavoro, per incidenti stradali e imperizia nella Sanità.
Tutti colpevoli, anch’io, che nel mio piccolo non ho fatto abbastanza per fermare queste morti inutili  qualora avessi potuto, nel chiedere la verità e che venga fatta giustizia, nessun colpevole, come sempre nel Paese delle Stragi Perenni.