Paura e Speranza

In questi giorni ha guadagnato il titolo di notizia catastrofista dell’anno la previsione dell’estinzione della specie umana entro il prossimo secolo. Normalmente a predire catastrofi e sciagure sono i sedicenti maghi seguaci delle quartine di Nostradamus o gli pseudo archeologi che vedono improbabili allineamenti astrali in qualche antico monumento dimenticando che i nostri antenati erano degli ottimi osservatori del cielo e dei suoi eventi, oppure di chi si diverte a diffondere paure e superstizione tra la gente, un po’ come altri articoli da me demistificati su questo Blog.

No, questa volta è un arzillo vecchietto, uno scienziato che ha fatto molto per il genere umano, a predire questo sciagurato scenario.

In pratica ha detto che l’umanità si è resa irresponsabilmente colpevole della sua stessa distruzione nel momento in cui ha deciso di modellare l’ambiente in cui vive fin dall’inizio della sua storia, quella che il Nobel Paul Crutzen ha ribattezzato Antropocene. Quindi attraverso i suoi comportamenti che vanno dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse del pianeta, all’aver causato l’estinzione di migliaia di specie viventi e alterato l’equilibrio dell’ecosistema planetario e dell’atmosfera, fino all’indiscriminata esplosione demografica che ha portato l’umanità alla soglia dei 7 miliardi di individui, la specie umana si è resa boia di sé stessa.

Frank John Fenner

Australiano, nato il 21 dicembre 1914, è considerato uno dei più brillanti scienziati virologi del XX secolo. Ha contribuito a debellare definitivamente il vaiolo dal pianeta e a controllare la minaccia demografica dei conigli in Australia col mixoma virus

Fenner ha anche elogiato lo stile di vita degli aborigeni australiani che in 40 mila anni hanno saputo vivere in contatto con la natura senza avere la necessità di alterare l’atmosfera e sentire il bisogno della scienza…

Ecco: SCIENZA. Scienza da criminalizzare, da accusare sempre e comunque di tutti i guai e i mali del genere umano, il frutto dell’Albero Proibito del libro della Genesi che fu causa della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre. Invece che accusare il consumismo sfrenato del ricco occidente che dissangua l’80% delle ricchezza del mondo, l’irrefrenabile ricerca del profitto economico anche e a scapito delle finite risorse del pianeta, vedi l’irresponsabilità della lobby petrolifera che ha fatto bocciare la richiesta di moratoria dell’amministrazione Obama sulle trivellazioni nel Golfo del Messico, Fenner si limita a indicare nella scienza il nemico numero uno dell’Uomo.

Un bel pensiero malthusiano, ignoranza superstizione e involuzione perlomeno all’era preindustriale, se non preistorica per scongiurare l’inevitabile catastrofe dell’umanità.

Invece a mio avviso da condannare per l’attuale situazione, che anch’io definisco grave e pericolosa, è l’enorme spreco di risorse di cui noi occidentali siamo responsabili, dell’enorme spreco di sforzi che facciamo in campo militare per la conquista con la forza delle sempre più esigue sacche di ricchezza che il mondo ci offre, nel cattivo uso che facciamo della Scienza, quando invece dovremmo cercare di espandere il genere umano anche al di fuori di questo mondo, in un disegno che ritengo inevitabile per il futuro della specie umana. Se un futuro esiste per il genere umano è proprio nella Scienza, che altro non è che il frutto proibito dell’uomo: l’intelletto, che ha sostituito le corazze o gli artigli che gli altri animali in competizione per l’habitat avevano quando è apparso, che ne ha impedito la precoce estinzione già 2,5 milioni di anni fa e decretato il successo e l’evoluzione come specie.

Ma chi sono io per criticare uno scienziato novantacinquenne?

Bufale cosmiche

Ci risiamo:

in questi giorni sta circolando la notizia che narra di avvenuti contatti con altre civiltà extraterrestri attraverso vari radiotelescopi sparsi nel mondo che hanno intercettato segnali intelligenti provenienti da AldebaranEpsilon EridaniIzar, ThubanProxima Centauri. La notizia per ora sarebbe stata tenuta nascosta dai governi del pianeta ovviamente per non sollevare il caos nella popolazione mondiale. Di per sé sarebbe una meravigliosa notizia, specie per chi ha sempre ritenuto improbabile l’unicità della razza umana come specie senziente nell’Universo e da anni partecipa al progetto Seti@Home, se non fosse per un piccolo particolare che rende tutta la notizia una evidente bufala.

Si parla infatti di segnali trasmessi  in una non meglio precisata zona profonda nella banda dell’ultravioletto, una zona che, purtroppo per l’inventore della falsa notizia, i radiotelescopi  non possono vedere!

Lo spettro elettromagnetico è la gamma di tutte le frequenze possibili delle radiazioni elettromagnetiche. Questo rappresenta la distribuzione caratteristica delle radiazioni elettromagnetiche emesse o assorbite da un particolare oggetto.

Lo spettro elettromagnetico si estende dalle frequenze radio utilizzate per le radiocomunicazioni alle radiazioni gamma nella lunghezza d’onda più corta, esso copre tutte le lunghezze d’onda possibili, andando dalle dimensioni dell’Universo fino alla lunghezza di Planck, ed è veicolato da una particella fondamentale senza massa: il fotone.

Per sfortuna dell’inventore della bufala, ma per fortuna nostra, l’ultravioletto è un tipo di radiazione elettromagnetica che viene schermato con abbastanza efficacia dallo strato di ozono della nostra atmosfera. Essendo infatti molto energici, gli UV possono rompere i legami chimici, rendendo le molecole particolarmente reattive o ionizzate (effetto fotoelettrico). Ad esempio le scottature solari sono causate dagli effetti distruttivi delle radiazioni UV sulla pelle e sono la principale causa di cancro alla pelle quando la radiazione danneggia irreparabilmente il DNA delle cellule, per questo infatti le radiazioni UV vengono considerate mutagene. Il Sole emette una grande quantità di radiazioni UV che se arrivassero sulla superficie trasformerebbero  la Terra in un deserto sterile.

Quindi, l’ultravioletto proveniente dallo spazio non è visibile dalla superficie della Terra, tant’è che prima dell’avvento dei satelliti artificiali, le uniche osservazioni in questa banda dello spettro elettromagnetico venivano fatte con palloni sonda per lo più dall’Antartico dove lo strato di ozono è più sottile.

I radiotelescopi invece sono utilizzati per lo studio delle emissioni radio naturali degli oggetti astronomici tra le lunghezze d’onda comprese tra i 10 metri (30 megahertz [MHz]) e 1 millimetro (300 gigahertz [GHz]). A lunghezze d’onda più lunghe di circa 20 centimetri (1,5 GHz), le irregolarità della ionosfera falsano i segnali in ingresso. Questo è un fenomeno noto come scintillazione, che è analogo a quello scintillio che vediamo nelle stelle alle lunghezze d’onda ottiche. L’opacità della ionosfera alle onde radio cosmiche diventa sempre più importante con l’aumentare della lunghezza d’onda. A lunghezze d’onda più lunghe di circa 10 metri, la ionosfera diventa completamente opaca ai segnali in ingresso. Le osservazioni radio delle sorgenti cosmiche a queste lunghezze d’onda sono difficili per i radiotelescopi terrestri. Anche alle lunghezze d’onda inferiori di pochi centimetri, l’assorbimento dell’atmosfera diventa sempre più critico. A lunghezze d’onda inferiori a 1 centimetro (30 GHz), le osservazioni da terra sono possibili solo in poche bande specifiche che sono relativamente libere dall’assorbimento atmosferico. Tuttavia, alle lunghezze d’onda comprese tra 1 e 20 cm, l’atmosfera e la ionosfera introducono solo lievi distorsioni nel segnale in ingresso. Attraverso una elaborazione del segnale si possono correggere questi effetti, in modo che l’effettiva risoluzione angolare e la qualità delle immagini è limitata solo dalle dimensioni dello strumento.

Anche qui la storia dei radiotelescopi che ascoltano l’ultravioletto rivela la falsità della notizia.

MITO SFATATO!

is there anybody out there?


Lungi da me l’intenzione di creare l’ennesimo movimento new age o fondare un’altra religione, ho sentito il bisogno di scrivere quest’articolo per meglio illustrare il mio pensiero in merito alla Vita, anche Senziente, che penso sicuramente esista nell’Universo. In questo Blog ho già parlato di Panspermia, di equazione di Drake e di tanti altri indizi in favore dell’esistenza di altre forme di vita nell’Universo, perché in giro ho sentito troppe stupidaggini e visto tanta disinformazione che impediscono di poter poi affrontare questi argomenti che ritengo importanti anche per l’uomo comune. 

Cosi nel 1979 i Pink Floyd intitolavano una canzone del loro celeberrimo album The Wall, così oggi anche io intitolo questo articolo. Anche noi come Pinky dobbiamo  cercare di riprendere il contatto con l’Universo e liberarci dalle superstizioni e dalle paure che ci accompagnano fin dall’alba dell’umanità, dobbiamo riuscire ad abbandonare il dogma antropocentrico che ci fa credere di essere al centro di tutto e che tutto sia già stato preordinato in nostra funzione, tutte credenze e mistificazioni di comodo che invece le osservazioni scientifiche e sperimentali continuamente smentiscono.

Anche il concetto stesso del Principio Antropico che vincola l’esistenza dell’Universo alla nostra presenza di osservatori, va visto in un’ottica molto più ampia, piuttosto che considerare noi osservatori umani dei privilegiati. Semplicemente privilegiati non lo siamo e neppure lo saremo mai, almeno finché considereremmo la nostra Terra, il nostro Sistema Solare e il nostro Universo come il nostro cortile di casa, una cosa di nostra proprietà.
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Provate a osservare attentamente questa fotografia dello spazio profondo presa dal telescopio spaziale Hubble,  vedrete una moltitudine di distanti galassie racchiuse in una frazione di coriandolo del cielo e molto lontane da noi nel tempo, la loro luce nacque prima che nascesse addirittura la nostra stella. Ciascuna di queste galassie racchiude centinaia di milioni di stelle di cui molte decine di milioni certamente simili anche al nostro Sole. Non vi sentite anche voi piccoli? Davvero pensate di essere ancora gli osservatori privilegiati del cosmo? In nome di quale superstizione pensate che tutto ruoti davvero intorno all’essere umano, quale oroscopo decide il destino dell’uomo?

Andando ancora più in là, vedete come l’Universo non ha bisogno della razza umana per esistere? Eppure Noi siamo qui, Io che scrivo, Voi che leggete, e così via. Sia Voi che Io abbiamo la consapevolezza di esistere, di pensare, questa si chiama intelligenza o, se volete, anima. Abbiamo appena iniziato a conoscere ciò che ci circonda, che sia il mondo dell’infinitamente piccolo gli atomi  che l’infinitamente grande del cosmo. Sono scale tra loro diversissime eppure sono proprie della stessa cosa chiamata Universo e nel mezzo ci siamo Noi.
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A questo punto è d’obbligo porsi una domanda: Ma Noi cosa siamo, di cosa siamo fatti?

Materia, la materia che nacque con l’Universo, che si è organizzata a livello atomico nelle fucine dei nuclei stellari, che è stata stata distribuita nel cosmo dalle supernovae e si è organizzata chimicamente sui pianeti prendendo vita e, poi successivamente, coscienza di sé.
Riassumendo Noi non siamo altro che l’Universo che si è evoluto al punto di tentare di comprendere sé stesso. E come è successo qui, in questo insignificante e microscopico pianeta, è sicuramente successo milioni di altre volte per ogni singola galassia delle innumerevoli esistenti. Non percepite la grandiosità di questo pensiero?
Tutti gli atti e le leggi dell’Universo, dal Big Bang alla leggera predominanza della materia sull’antimateria fino alle supernovae,  dalle costanti della carica elettrica dell’elettrone alla massa del protone fino alle leggi di gravitazione portano a questo, alla autoorganizzazione della materia e dell’energia nate col Big Bang fino a raggiungere la consapevolezza della propria esistenza e alla scoperta di sé, alla vita senziente.
E a nulla importano le peculiarità biologiche, la vita è Vita, è sacra qualunque essa sia. Questa va preservata, l’ambiente che ne permette l’esistenza va conservato, affinché altra vita possa beneficiarne in futuro.
Anche se Noi certamente non possiamo arrogarci il diritto di essere l’unica forma di vita senziente dell’Universo, siamo comunque unici, dunque altrettanto importanti e preziosi: la nostra unicità non è quindi nella presunzione di essere superiori, ma nella nostra stessa preziosa esistenza, nella sacralità della nostra individualità come frutto di quasi 20 miliardi di anni di evoluzione dello stesso Universo.

Il ritorno del Falco Pellegrino

Oggi più o meno alle 15:00 UTC è rientrata nell’atmosfera la sonda giapponese Hayabusa (in giapponese significa falco pellegrino), il cui scopo era quello di sperimentare nuove tecnologie per riportare campioni planetari a terra e la sua nuova propulsione ionica. Con un sistema di navigazione autonoma, ossia senza pilotaggio diretto da terra, è stata lanciata il 9 maggio 2003 dal Kagoshima Space Center (Uchinoura) . Nel settembre 2005, la sonda è arrivata all’asteroide Itokawa a circa 300 milioni di km dalla Terra. Nel novembre 2005, è atterrata con successo su Itokawa prelevando campioni della superficie. Nell’aprile 2007, Hayabusa ha iniziato la fase di rientro, concluso oggi. La sonda si è disintegrata nell’atmosfera, ma la capsula con i campioni dovrebbe essere atterrata in una zona dell’Australia come ha segnalato il suo radiofaro, e domattina dovrebbe essere recuperata col suo prezioso carico.

per seguire le operazioni:  http://twitter.com/Hayabusa_JAXA

Mars500: Grande Fratello per Aspiranti Marziani

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1)   quattro moduli abitati interconnessi,
sigillati ermeticamente
2)                                               un modulo esterno,
la “superficie marziana”
3)                            il volume totale dei moduli
abitati è di 550 metri cubi

Contrariamente alla ben più nota –e penosa- trasmissione televisiva, gli scienziati e gli psicologi prendono molto sul serio il comportamento degli uomini costretti a vivere in ambienti ristretti per prolungati periodi di tempo al fine di studiare le complesse interazioni in vista di prolungate missioni spaziali, come una stazione permanente sulla Luna o missioni con equipaggio umano verso gli altri pianeti, ad esempio Marte.

Infatti è proprio da Marte che prende nome questo progetto e 500 sono i giorni che i volontari (in realtà saranno 520) dovranno vivere in un ambiente chiuso e senza contatti con l’esterno eccetto quelli radio, che simuleranno il ritardo nel segnale come se i  volontari stessero davvero viaggiando verso Marte. Non solo, per risparmiare banda, le trasmissioni oltre un certo punto della simulazione si svolgeranno solo in chat, quindi niente videomessaggi come ci hanno abituato i film di  Hollywood ma saranno solo consentite le comunicazioni su una Intranet col centro di controllo dell’Institute of Biomedical Problems (IBMP) dell’Accademia Russa delle Scienze, a Mosca.
Membri della spedizione
I membri sono 6 più una riserva russa:

Diego Urbina (Italo-colombiano, 27)
Romain Charles (Francese, 31)
Sukhrob Kamolov (Russo, 32))
Mikhail Sinecologia (Russo, 37))
Alexey Sitev (Russo, 38))
Alexandr Smoleevskiy (Russo, 33)
Wang Yue (Cinese, 26)

Ci sono stati molti altri esperimenti che simulano l’isolamento totale dell’uomo dalla Terra: tra tutti vale la pena di ricordare Biosfera 2: un ambiente artificiale di 12.700 m2 in cui furono riprodotti addirittura una barriera corallina e un deserto in miniatura per rappresentare la complessità dell’ambiente terrestre. Quell’esperimento  permise di notare un fenomeno totalmente inatteso: l’accumulo incontrollato dell’anidride carbonica nell’atmosfera riprodotta. L’esperimento  non ebbe molta fortuna:  dopo appena 32 giorni infatti questo fallì per le tensioni tra i partecipanti che arrivarono perfino a sabotare le strutture di Biosfera 2.
Ma ci furono anche altri tanti successi nella permanenza dell’uomo in ambienti isolati: le missioni sullo Skylab o sulla stazione spaziale russo-sovietica Mir, dove fu raggiunto Il record di permanenza nello spazio dal cosmonauta russo Valeri Vladimirovich Polyakov: vi rimase infatti per un totale di 679 giorni, di cui 438 (dal gennaio del 1994 a marzo del 1995) in un unico periodo, tant’è che partì come cittadino sovietico e rientrò da cittadino russo.
Anche Mars500 ha dei precedenti: infatti esso è l’ultimo di una lunga serie di esperimenti volta a studiare il comportamento umano durante un viaggio simulato verso Marte, e qui l’esperienza acquisita dai  russi con la Mir è preziosa: queste simulazioni sono promosse  dalla Roscomos (l’Agenzia spaziale russa) e dall’ESA (l’Agenzia spaziale europea) e sono mirati a riprodurre i momenti salienti di una missione su Marte, dal lancio al viaggio vero e proprio, fino all’arrivo e al trasferimento all’interno di una base sulla superficie marziana, al rientro a Terra. La prima fase si svolse dal 15 novembre 2007 al 27 novembre 2007,  per un periodo di 15 giorni, tra l’equipaggio vi era anche una donna: il ricercatore biologo russo Marina Tugusheva (1983) sempre dell’IBMP, esclusa dal secondo test per non creare tensioni sessuali tra l’equipaggio.
La seconda fase tra il 31 marzo 2009 e il 14 luglio 2009, di 105 giorni, non ci fu nessuna donna tra i 6 membri e anche questa missione fu un successo: nonostante gli oltre 3 mesi di isolamento, all’equipaggio il tempo sembrò volare: ”Per quanto possa sembrare strano, qui il tempo vola’, abbiamo la sensazione di essere entrati nel modulo solo due o tre settimane fa”, riferirono i partecipanti entusiasti.
E adesso il 3 giugno è iniziato il terzo esperimento suddiviso in tre fasi: volo verso il pianeta rosso della durata di 250 giorni, discesa e missione al suolo di 3 persone, mentre gli altri rimarranno a bordo della navicella in orbita, e  successivo rientro sulla Terra per altri 230 giorni.
La vita a bordo di Mars500 non sarà affatto facile: con le scorte limitate, il cibo che è lo stesso della Stazione Spaziale Internazionale e che si potranno lavare nella sauna con salviettine umide; le giornate dell’equipaggio saranno scandite in modo artificiale, senza la luce del giorno e senza notti, ma solo dai turni di lavoro e dagli appuntamenti per il pranzo e la cena. La percezione del tempo è solo una delle prove psicologiche che dovranno essere affrontate. Comunque il tempo di bordo sarà equamente diviso tra lavoro, tempo libero e riposo,  con il solito week-end libero. Hanno anche tanti film, libri, giochi, strumenti musicali e di intrattenimento. Gli astronauti dovranno dimostrare anche che sapersela cavare da soli nella manutenzione e nelle riparazioni di bordo: sarà concesso aiuto esterno solo per situazioni eccezionali di grave pericolo, il successo dell’esperimento è demandato anche alla capacità dell’equipaggio di saper far fronte agli incidenti in volo.
Ci sono moltissime altre cose da dire su questo esperimento, le potrete trovare direttamente sul sito dell’ESA a questo indirizzo e in vista delle vacanze estive non dimenticate questi giochini per i più piccini qui, ma che potranno servire anche i più grandi per dimostrare le loro capacità spaziali.

Indizi vitali su Titano

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Un mare di metano su Titano

Studiando gli ultimissimi dati provenienti dalla sonda Cassini sono state scoperte  delle complesse attività chimiche che avvengono sulla superficie di Titano, il più grande satellite di Saturno. Sebbene sia  sempre e comunque bene puntualizzare il caso che anche reazioni chimiche non biologiche possono fornire una spiegazione, secondo alcuni  scienziati queste tracce chimiche sono degli indicatori plausibili di forme di vita basate sul metano in quanto soddisfano due condizioni importanti di un modello proposto dagli astrobiologi .

Questi indicatori sono la scomparsa di molecole di idrogeno atmosferico alla superficie del pianeta e la mancanza di acetilene nella mappa degli idrocarburi di Titano.
Per l’astrobiologo Chris McKay del Ames Research Center della NASA la mancanza di acetilene è importante in quanto essa potrebbe essere la migliore fonte di energia per una forma di vita a base metano, praticamente l’acetilene potrebbe essere il suo alimento, ma anche che l’idrogeno (o meglio la sua mancanza) è un ottimo indicatore perché tutti i meccanismi proposti per estrarre energia chimica dall’acetilene coinvolgono appunto l’idrogeno, l’aria che questa ipotetica forma di vita respira. Mkay aveva già proposto alcune teorie  sulle forme di vita basate sul ciclo del metano nel 2005 [cite]http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0019103505002009 [/cite].

 
Punto triplo del metano
Esso è il punto in cui le condizioni fisiche (temperatura e pressione) consentono la coesistenza delle tre forme liquida, solida e gassosa che per il metano avviene a 90,67 K (-182,48 °C) e 4,6 MPa

Fino ad ora forme di vita a base di metano sono solo ipotetiche, sulla Terra i microbi che prosperano e producono metano sono comunque forme di vita che usano l’acqua come solvente, mentre su Titano le temperature sono di appena 90° K (-183° Celsius) vicine al punto triplo del metano. A quelle temperature l’acqua non può esistere allo stato liquido necessario alle forme di vita come le conosciamo sulla Terra.

Darrel Strobel della Johns Hopkins University di Baltimora, analizzando i dati dello spettrometro a infrarossi di Cassini ha scoperto che I risultati della distribuzione dell’idrogeno atmosferico sono coerenti con le condizioni che potrebbero essere prodotte da una forma di vita a base di metano, ma che questa non può essere  una prova definitiva della sua esistenza. I modelli precedenti avevano previsto che le molecole di idrogeno, un sottoprodotto della luce solare ultravioletta che scinde l’acetilene e il metano nell’atmosfera superiore, dovevano essere distribuiti abbastanza equamente in tutti gli strati atmosferici. Invece in realtà i dati finora raccolti indicano una disparità nella densità di idrogeno che scompare verso la superficie ad una velocità di circa 10.000 trilioni di trilioni di molecole di idrogeno al secondo. Più o meno è circa lo stesso tasso di dispersione dell’atmosfera superiore.
Strobel ha detto che non è probabile che l’idrogeno sia conservato al di sotto della superficie di Titano. La superficie di Titano è così fredda che un processo chimico ha bisogno di  un catalizzatore per convertire le molecole di idrogeno e acetilene in metano, anche se complessivamente ci sarebbe un rilascio netto di energia. La barriera di energia potrebbe essere superata se ci fosse un minerale sconosciuto che agisce da catalizzatore sulla superficie di Titano
La mappatura degli idrocarburi guidato da Roger Clark, uno scienziato dell’US Geological Survey di Denver, è stata fatta esaminando i dati della mappatura visiva e dello spettrometro ad infrarossi della Cassini. Ci si aspettava che le interazioni del Sole con l’atmosfera producessero acetilene che avrebbero rivestito la superficie di Titano, ma Cassini non ha rilevato nessuna traccia di acetilene in superficie. Al contrario, lo spettrometro di Cassini ha rilevato una mancanza di ghiaccio d’acqua sulla superficie di Titano, quanto piuttosto grandi quantità di benzene e di altro materiale, che sembra essere un composto organico che gli scienziati non sono ancora stati in grado di identificare. I risultati portano a dedurre che i composti organici sono mescolati col ghiaccio d’acqua, che costituisce comunque la superficie di Titano, ricoprendolo con una pellicola di idrocarburi che varia da almeno pochi millimetri a qualche centimetro. Il ghiaccio rimane coperto anche dal flusso di etano e metano liquido su tutta la superficie di Titano che forma laghi e mari, come l’acqua fa sulla Terra.
“La chimica dell’atmosfera di Titano produce composti organici così velocemente che la superficie ghiacciata non si ripulisce nonostante che i flussi di metano ed etano liquidi li lavino via continuamente”, ha detto Clark. “Tutto ciò indica che Titano è un ambiente dinamico comandato dalla chimica organica.”
L’assenza di acetilene rilevata sulla superficie di Titano può benissimo avere una spiegazione non biologica, ha dichiarato Mark Allen, ricercatore principale con la squadra della NASA Astrobiology Institute Titan. Esiste la possibilità che sia la luce solare o i raggi cosmici a trasformare l’acetilene in molecole più complesse che cadono a terra senza la firma caratteristica dell’acetilene.
“Il conservatorismo scientifico suggerisce che una spiegazione biologica dovrebbe essere l’ultima scelta, dopo che tutte le spiegazioni non biologiche siano studiate”, ha detto Allen “Abbiamo un sacco di lavoro da fare per escludere tutte le possibili spiegazioni non biologiche. È più probabile che un processo chimico, senza la biologia, sia in grado di spiegare questi risultati – per esempio, reazioni che coinvolgono catalizzatori minerali”. 
Comunque sognare è lecito.

Nazionalismo vs. Bilderberg Club

Non mi piace un granché l’idea del copia-incolla di articoli provenienti da altri siti, anche se qualche volta io stesso ho ripubblicato interviste riprese da altrove, ma questa volta non ho proprio resistito. Questo è il discorso che il ricercatore Daniel Estulin ha pronunciato in conferenza stampa di fronte al Parlamento Europeo a Bruxelles il 1 giugno 2010, insieme a Mario Borghezio, per evidentemente presentare il suo libro in cui rivela Si tratta di un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario; per un elenco più approfondito consultare il link. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 che gli viene dato dal principe Bernardo d’Olanda, padre dell’attuale regina Beatrice, e da David Rockefeller, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d’affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda all’Hotel Bilderberg: da cui il nome di questa organizzazione. Da allora questi incontri si ripetono una o due volte all’anno.come tra gli intenti dell’élite finanziaria ci sia quello di far collassare di proposito l’economia globale per plasmare il mondo in una corporazione di cui loro siano i beneficiari, di fatto attaccando i vertici dell’Unione Europea – sinceramente credo che come istituzione abbia le sue gravi colpe e responsabilità nella situazione economica attuale e per quella che si prospetta per il futuro, come i gruppi di potere informali (Bilderberg, Gruppo di Roma, Trilaterale, etc.) siano un serio pericolo per la democrazia – e rivendicando esplicitamente vecchi nazionalismi mescolando alcuni avvenimenti e fatti storici innegabili, che invece dovrebbero esser visti per quello che furono, senza scomodare altre vecchie e nuove teorie complottistiche di qualsiasi natura. Mescolare fatti con ipotesi di complotti oscuri non può che minare le fondamenta di un più generale argomento…

Buona lettura

Siamo oggi nella condizione di cambiare la storia. Finalmente credo che l’umanità abbia un futuro. Una popolazione in un momento demoralizzata e senza scopi sta uscendo da un lungo sogno. In questo risveglio generale, le persone cominciano a fare le domande giuste. Non è più, “cosa otterrò con questo?” Ma “cosa è giusto?”. E’ un fenomeno internazionale di risposta e reazione ad una marcata percezione che il mondo intero è destinato alla catastrofe a meno che noi, le persone, facciamo qualcosa al riguardo.

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Daniel Estulin

Ho scritto un libro sull’argomento Bilderberg. Il libro, in certo modo, si è trasformato nel catalizzatore di un movimento in tutto il mondo. Adesso, non abbiamo molto tempo, quindi vorrei spiegarvi cos’ è il Bilderberg e perché deve essere fermato.

Nel mondo finanziario internazionale, ci sono quelli che conducono gli eventi e quelli che reagiscono agli eventi. Mentre gli ultimi sono più conosciuti, più numerosi, e più potenti in apparenza, il vero potere risiede nei primi. Nel centro del sistema finanziario globale c’è un’oligarchia finanziaria rappresentata dal gruppo Bilderberg.
L’organizzazione Bilderberg è dinamica, nel senso che cambia con il tempo, assorbe e crea nuove parti mentre si disfa delle parti in declino. I suoi membri vanno e vengono, ma il sistema in sé non è cambiato. E’ un sistema che si auto riproduce, una ragnatela virtuale allacciata agli interessi finanziari, politici, economici ed industriali.

Il Bilderberg Club
Si tratta di un incontro annuale per inviti, non ufficiale, di circa 130 partecipanti, la maggior parte dei quali sono personalità influenti in campo economico, politico e bancario; per un elenco più approfondito consultare il link. I partecipanti trattano una grande varietà di temi globali, economici, militari e politici.
Il gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma prende questo nome solo nel 1954 che gli viene dato dal principe Bernardo d’Olanda, padre dell’attuale regina Beatrice, e da David Rockefeller, quando il 29 maggio un gran numero di politici e uomini d’affari si riunì a Oosterbeek, in Olanda all’Hotel Bilderberg: da cui il nome di questa organizzazione. Da allora questi incontri si ripetono una o due volte all’anno.

Tuttavia, il Bilderberg non è una società segreta. Non è un occhio maligno che tutto vede. Non c’è cospirazione anche se molte persone con le loro fantasie infantili lo vedono così. Nessun gruppo di persone, e non importa quanto siano potenti, si siedono intorno ad un tavolo al buio, prendendosi per mano, osservando una sfera di cristallo, pianificando il futuro del mondo.
E’ una riunione di persone che rappresentano una certa ideologia.

Non è un Governo Globale o un Nuovo Ordine Mondiale, come molte persone erroneamente credono- Tuttavia, l’ideologia è quella di una Compagnia Mondiale LTD. Nel 1968, in una riunione del Bilderberg in Canada, George Ball, il sottosegretario d’Economia di JFK e di Johnson disse: “Dove si trova una base legittima per il potere dell’amministrazione corporativa di prendere le decisioni che possano colpire profondamente la vita economica delle nazioni i cui governi hanno solo una responsabilità limitata?L’idea dietro ognuna di queste riunioni Bilderberg è di creare quello che loro stessi chiamano L’ARISTOCRAZIA DEL PROPOSITO sul modo migliore per gestire il pianeta tra le élite dell’Europa e del Nord America. In altre parole, la creazione di una rete di enormi cartelli, più potente di qualsiasi nazione sulla Terra, destinata a controllare i bisogni vitali del resto dell’umanità, ovviamente dal loro punto di vista privilegiato, per il nostro bene e beneficio. Noi, la classe inferiore ( “The Great Unwashed “, come si riferiscono a noi).
Tuttavia, il motivo per cui la gente non crede nel Bilderberg ed in altre organizzazioni che lavorano insieme ed esercitano tale controllo nello scenario mondiale è che la loro è una fantasia cartesiana, nella quale le intenzioni isolate di alcuni individui, e non la dinamica dei processi sociali modellano il corso della storia come il movimento dell’evoluzione delle idee e di certi argomenti per varie generazioni e perfino secoli.
Bilderberg è il mezzo per raggruppare istituzioni finanziarie che rappresentano i più potenti e predatori dei nostri interessi finanziari. Ed in questo momento, questa combinazione è il peggior nemico dell’umanità.
Non possiamo che congratularci oggi, il Bilderberg è diventato un argomento dei mass media corporativi. Non perché questi di colpo abbiano ricordato la loro responsabilità verso noi, ma perché noi abbiamo forzato questa posizione scomoda prendendo coscienza che i presidenti, i primi ministri e i loro piccoli re e regine sono burattini di potenti forze operando dietro le quinte.
Qualcosa ci è successo in mezzo al collasso economico generale. Le persone in gran misura si vedono soggette a qualcosa che non sempre capiscono. Ma che li porta ad agire in un certo modo, nel loro interesse. Questo è quello che stanno facendo in Grecia. Questo è quello che stanno facendo negli Stati Uniti. Si chiama il principio antropico. E’ come se una marea arrivasse e si portasse via le nostre paure.
La gente, rendendosi conto che propria esistenza è minacciata, ha perso la sua paura, ed il Bilderberg ed altri lo percepiscono.
Forse è per questo che in un recente discorso nel Council on Foreign Relations a Montreal, Zbigniew Brzezinski, uno dei fondatori della Trilaterale, ha avvertito che “un risveglio politico globale” combinato alle lotte interne dell’élite, minaccia di sviare il movimento dal Governo Globale.
Potete vedere che le persone a questo tavolo vengono da diversi trascorsi politici e ideologici- Quello che ci unisce, però- è che tutti siamo patrioti. E quelli che ci si oppongono, quelli che lavorano per le società segrete, che hanno venduto le loro nazioni per un pezzo di carne, sono traditori. Non solo traditori della loro gente e nazioni, ma di tutta l’umanità.
Adesso, l’argomento di questa conferenza stampa è il Bilderberg: Verso una Compagnia Mondiale LT.
Circa sei secoli e mezzo fa, l’economia europea era collassata in quello che è conosciuto come la “Nuova Età Oscura” d’Europa, il più grande crollo economico e demografico europeo dalla caduta dell’Impero Romano. Poi a metà del 14 ° secolo, gran parte del potere dell’oligarchia si è bruscamente disintegrato. Questa disintegrazione eruttò a catena come una repentina caduta della peggior bolla finanziaria di speculazione del debito nella storia (questo fin’ ora), quando le case bancarie (fiorentine) di Bardi e Peruzzicollassarono. La disintegrazione e caduta della bolla del debito lombardo ha provocato un collasso nel potere dentro le famiglie oligarchiche.

Cosa c’entra questo con il Bilderberg?
Cenni storici
I dati storici ed eventi a cui fa riferimento Daniel Estulin riguardano l’indebitamento delle case fiorentine con Edoardo III d’Inghilterra dopo la messa al bando degli ebrei da parte di suo nonno Edoardo I , che mancò di ripianare il debito.
L’altro evento è quella che chiama “la Nuova Età Oscura”:
in realtà fu l’inizio della Guerra dei Cent’Anni e la successiva epidemia di Peste Nera che uccise circa un terzo della popolazione europea.

La storia moderna si è sostituita alla storia medievale in quel momento quando le istituzioni che singolarmente distinguono la storia moderna dalla storia medievale sono state messe al loro posto. Questo avvenne nel 1439 al Consiglio di Firenze. Quali sono state queste nuove istituzioni?

  1. La concezione delle moderne repubbliche stato nazione sotto il governo di legge naturale
  2. Il ruolo centrale nel promuovere il progresso scientifico e tecnologico come il mandato conferito alla repubblica.

Questi due ideali rappresentano un punto cruciale: la loro esistenza come istituzione, in ogni parte d’Europa, ha cambiato tutta Europa perché questi cambiamenti istituzionali hanno aumentato il ritmo dello sviluppo pro-capite e per chilometro quadrato  dell’umanità sulla natura.
Quindi a nessuna nazione interessava non progredire e non svilupparsi per la paura di essere lasciata indietro, senza speranze.
Il primo successo avvenne sotto la Francia di Luigi XI, che duplicò il reddito pro-capite della Francia e sconfisse tutti i nemici della nazione. Il successo di Luigi XI ha generato una reazione a catena di sforzi volti a stabilire uno stato-nazione sul modello dell’Inghilterra di Enrico VII.
Un’altra idea chiave che proveniva dal Concilio di Firenze, che in seguito è stato realizzato negli Stati Uniti, è il principio universale del benessere generale, su cui si basa l’intera società moderna.
Adesso, benessere non significa un buon a nulla seduto sul divano mangiando pizza, sbavando, guardando la televisione, mentre aspetta che arrivi l’assegno di disoccupazione.
E’ una questione di immoralità. Qual è l’intenzione dell’esistenza dell’uomo e del governo? E’ quella di provvedere al benessere delle generazioni future dell’uomo. Assicurare la nostra sopravvivenza come specie. Il principio del Benessere Generale, come è stato espresso nel compendio del preambolo della Costituzione Federale degli Stati Uniti, è una legge fondamentale.

Come si relaziona questo con l’attualità? Questa gente vuole un Impero. Questo è ciò che è la globalizzazione. E troppe persone credono che per avere un Impero ci sia bisogno di avere denaro. Avete sentito la frase: L’Elite del Denaro. Ma il denaro non è un fattore determinante della ricchezza e dell’economia. Il denaro non fa altro che far girare il mondo. Il denaro non ha un valore intrinseco.
La mente umana influisce sullo sviluppo del pianeta. E’ così che si misura l’umanità. Questo è il vero significato d’immortalità. Quello che ci divide dagli animali è la nostra capacità di scoprire principi fisici universali. Ci permette di innovare, che di conseguenza migliora la vita della gente aumentando il potere dell’uomo sulla natura.
Vedete, stanno distruggendo l’economia mondiale di proposito. E non è neanche la prima volta. Questo è stato già fatto nel XIV secolo durante la Nuova Età Oscura: eliminarono il 30% della popolazione.

La Grande Depressione- Trasferimento della Ricchezza. La Grande Depressione non è stato un evento che che ha spazzato via i capitalisti degli Stati Uniti. E’ stato un evento che li ha resi ancora più ricchi trasferendo la ricchezza della gente nelle mani di quelli che erano già ricchi. E’ così che la Bank of America ha guadagnato miliardi attraverso i pignoramenti nel 1929-1937.

Non credete neanche per un secondo che il più ricco dei ricchi sarà danneggiato dal collasso che sta arrivando. Gli unici feriti saremo noi.
Guardate la Grecia. Quello che stanno cercando di fare è di far collassare il sistema, invece di permettere che la Grecia riorganizzi il suo sistema monetario, stanno imponendo alla Grecia di essere usata, che il debito greco sia finanziato dall’Europa. Ma, questo debito non vale nulla. E’ spazzatura, denaro di monopoli. Quindi chiedere all’Europa che a sua volta sta attraversando la sua debacle finanziaria, di assorbire un debito impagabile, che i greci, certamente, non potranno mai pagare, significa che sicuramente si distruggerà l’Europa. E questo è fatto di proposito, dato che nessuno, neanche Barroso, con tutto il rispetto verso di lui, è assolutamente intellettualmente impedito o Trichet è così stupido.
Disfiamoci della burocrazia di Bruxelles. Licenziamo tutti. Tutti sono mendicanti. Sono inutili. Queste persone non hanno mai fatto niente di utile nelle loro vite.(I leader europei ndr) in realtà appena possono essere considerati umani, sotto la prospettiva della rappresentazione umana del “Per il Bene Superiore dell’Umanità”.
Adesso, quello di cui vi sto parlando non è un problema scientifico ma un problema morale. Una questione di immortalità. Noi come stati nazione, come gente del Pianeta, crediamo nel futuro dell’umanità? E che tipo di futuro avremo tra 100 o 200 anni? O che ne sarà di noi in 10 mila anni? Abbiamo il diritto di sognare? Se può avere un senso essere qui, allora i cattivi non possono vincere.
Per esempio, ci hanno detto che l’euro deve essere salvato. Che il fallimento dell’euro porterà la caduta dell’UE. E’ una bugia. Invece di una debole e disfunzionale unione monetaria europea ritorneremo ad essere repubbliche stati nazioni indipendenti. L’Europa dei nostri avi.
“La diversità culturale non è solo il segno del progresso, ma una polizza di sicurezza contro l’estinzione umana” Una volta nato, il concetto di stato nazione non muore mai; aspetta solo che appaiano esseri umani valorosi e lucidi per la sua difesa, e che perfezionino il concetto. Così dobbiamo essere una fraternità di nazioni, di nazioni sovrane- unite con lo scopo comune dell’umanità. Fino a quando non potremo portare l’Umanità ad una Età della Ragione, la storia in realtà sarà plasmata non dalla volontà della maggior parte dell’umanità, ma da quei pochi che, con intenzioni buone o cattive, conducono il destino dell’uomo allo stesso modo di come una mandria di mucche è guidata avanti e indietro nei prati e, occasionalmente, anche verso il macello”.


Versione originale:

Daniel Estulin
Fonte: www.danielestulin.com
Link: http://www.danielestulin.com/2010/06/03/el-historico-discurso-de-daniel-estulin-denunciando-al-grupo-bilderberg-en-el-parlamento-europeo/
3.06.2010

Versione italiana:

Fonte: www.vocidallastrada.com
Link: http://www.vocidallastrada.com/2010/06/lo-storico-discorso-di-daniel-estulin.html
5.06.2010

Traduzione per Voci Dalla Strada a cura di VANESA
Revisione: i riquadri e i corsivi sono opera de: il Poliedrico



Il Sole in bottiglia

Sempre alla ricerca di soluzioni energetiche più efficaci, si spera e si sperimenta anche sulla fusione termonucleare controllata, ma chiunque si sia illuso sulla sua mancanza di radioattività dovrà ricredersi e se pensate di scommettere su questa forma di energia pulita, ci rimettereste dei soldi.

La speranza di avere una fonte energetica virtualmente illimitata e efficiente si scontra spesso con la sua sostenibilità ambientale, fra queste tecnologie senza dubbio va considerata la fusione termonucleare controllata, perché se è vero che essa non genera scorie radioattive, non altrettanto si può dire delle strutture che la dovrebbero produrre. Ma partiamo dall’inizio: cos’è esattamente la fusione termonucleare controllata?
Nell’insensata corsa agli armamenti nata con la fine della II Guerra mondiale, nel 1952 fu fatta esplodere dagli Stati Uniti la prima bomba all’idrogeno (o bomba H) con una potenza di 10,4 megatoni (1 megaton equivale a 4.18 × 1015 joule) sull’atollo del Pacifico Enewetac, nelle isole Marshall. Inventata da Edward Teller, essa funziona sul principio della fissione-fusione-fissione: in pratica una normale bomba atomica genera le condizioni fisiche necessarie alla fusione degli isotopi di idrogeno secondo questo schema: $$^2H + ^3H \ \rightarrow \ ^4He + n + 17,6 MeV$$
Il trizio (\(^3H\)) non è presente nella composizione iniziale della bomba ma viene prodotto dall’urto di neutroni veloci contro i nuclei dell’isotopo di litio (\(^6Li\)) e nuclei di deuterio (\(^2H\)) secondo queste due reazioni nucleari:
$$^6Li + n \  \rightarrow \ ^3H + 4He + 4,8 MeV$$
$$^2H + n \ \rightarrow \ ^3H + 6,2 MeV$$

La fissione finale è generata dai neutroni veloci generati durante la fusione che vanno a scindere gli atomi di uranio 238 superstiti dell’esplosione iniziale e del cilindro dell’ordigno, incrementando l’efficacia della bomba: il tutto avviene in appena 600 millisecondi, il tempo in cui permangono le condizioni di temperatura (3.5 × 10K) e pressione necessarie alle reazioni nucleari. Questo è un esempio di fusione termonucleare incontrollata.

Controllare questa enorme quantità di energia e poterla riprodurre in sicurezza è un sogno che i fisici di tutto il mondo inseguono da quando furono scoperte da Hans Bethe nel 1938.Certo riprodurre le condizioni fisiche necessarie con un ordigno atomico è impensabile, quindi è necessario procedere per altre vie, ma quali? Quella sfera di luce che ci riscalda di giorno, che ha permesso lo sviluppo della vita sulla Terra, e che la gente apprezza quando va al mare, è una stella, il Sole, essenzialmente una palla di plasma di idrogeno, ossia protoni ed elettroni non più legati dalle forze elettrostatiche, liberi, per quanto lo permettano le condizioni fisiche locali, di muoversi liberamente. La temperatura si può tradurre come movimento e i protoni (nuclei di idrogeno 1H) superando la barriera coulombiana per effetto tunnel (le energie tipiche dei protoni è di qualche KeV mentre per infrangere la repulsione coulombiana occorrono energie dell’ordine di MeV) riescono a fondersi formando deuterio, rilasciando un positrone (l’antimateria dell’elettrone) ed un neutrino elettronico (decadimento β+) di 0,4 MeV:$$^1H + ^1H\ \rightarrow \ ^2H \ +\ {e+} \ + \ {ve}$$ Da parte sua il positrone si annichila immediatamente con un elettrone trasformandosi in due raggi gamma. $${e+}\ +\ {e-} \ \rightarrow \ 2\gamma + 1.02 MeV$$
Questa è la forma più efficiente di produzione di energia esistente in natura: l’annichilazione della materia col suo omologo opposto infatti converte tutta la massa disponibile in energia; la famosa reazione materia/antimateria tanto cara agli autori di fantascienza, soprattutto di Star Trek.
Tutto questo processo necessario alla produzione di un nucleo di deuterio è lentissimo: occorrono 1 miliardo di anni perché si avveri la probabilità che due protoni collidano esattamente e non si respingano, ma una stella ha dalla sua i grandi numeri: ci sono 2 x 1024 protoni nel solo nucleo del Sole, più che sufficienti.
Ora che si è reso disponibile il deuterio, esso cattura un altro protone producendo un isotopo leggero dell’elio (\(^3He\)) generando altra energia:$$^2H + ^1H \ \rightarrow \ ^3He + \gamma + 5.49 MeV$$

A questo punto si aprono le strade per diversi percorsi di fusione termonucleare che gli astrofisici chiamano rami pp, illustrarli tutti ci porterebbe fuori argomento, magari sarà materia per un futuro articolo, basti comunque sapere che un nucleo di elio (\(^4He\)) pesa lo 0,7% in meno dei quattro protoni originari, il resto viene convertito in energia sotto forma di fotoni gamma energetici e di neutrini, questi ultimi  inutilizzabili. Questa è un esempio di fusione termonucleare controllata:


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È molto importante riuscire a trovare il modo di generare il trizio all’interno del reattore: primo, esso è raro in natura e si trova sulla Terra allo stato gassoso (viene prodotto nell’alta atmosfera dall’interazione dei raggi cosmici con l’azoto atmosferico);  secondo, è radioattivo con una emivita di 12,33 anni (è  nocivo solo per inalazione e ingestione); terzo, è indispensabile per molte reazioni che richiedono una bassa soglia di energia di ignizione. Il problema tecnico non indifferente però è quello rendere immediatamente disponibile il trizio per la combustione.Questa è solo una parte della teoria della fusione termonucleare controllata,  qui non esistono problemi insormontabili: questi si manifestano nella realizzazione pratica di un reattore pienamente funzionante. Innanzitutto è necessario che si realizzi quella che viene chiamata ignizione, il momento di innesco della fusione termonucleare; il  breakeven, ovvero la dimostrazione in cui un reattore genera più energia di quella necessaria ad accendere la fusione; e l’autosostentamento del processo di fusione, perché per essere sfruttabile il reattore deve riuscire a produrre energia per un lungo periodo di tempo ininterrottamente, anche mesi o anni, per poter ripagare i suoi costi di costruzione e mantenimento e generare un flusso costante di energia a costi abbastanza bassi da essere economicamente conveniente.

La camera bersaglio del National Ignition Facility. Guardate il tecnico: la capsula di combustibile è grande come un chicco di pepe in punta alla matita.

Il plasma però è esso stesso una gran brutta bestia: confinare in un volume sempre più piccolo il plasma è un po’ come prendere un budino in mano: come si stringe il pugno questo sguscia via: e infatti vengono studiati vari metodi di confinamento del plasma,  bottiglie magnetiche, fasci di radiazione laser, campi elettrici etc. che finora hanno saputo dare risultati solo parziali e estremamente limitati nel tempo, dell’ordine di frazioni di secondo.
Poi vi ricordate dei neutroni? essi sono importanti per i processi di fusione, ma hanno la spiacevole abitudine di essere totalmente insensibili ai campi elettromagnetici, l’unico modo per fermarli è quello di farli impattare contro il nucleo di un altro atomo con lo spiacevole inconveniente di radioattivare la materia: una camera di contenimento, detta blanket, per esempio in acciaio, in pochi anni sarebbe inutilizzabile per l’effetto dei neutroni più energetici. Per questo si stanno studiando delle soluzioni che vanno dall’impiego di leghe metalliche come Pb-Li a materiali ceramici di Li-Be [1].  Il litio è importante perché oltre che essere fondamentale per la produzione del trizio, è anche un eccellente moderatore di neutroni.
Quindi sono tanti, forse troppi, gli ostacoli tecnici ancora da superare. Probabilmente quando questi saranno risolti avremo sviluppato altre fonti energetiche pulite e più convenienti da rendere la fusione termonucleare utile solo in assenza di altre alternative.

In fondo se ci pensiamo abbiamo già una centrale termonucleare gratuita e potente da sfruttare: il Sole. Invece di reinventare la ruota sarebbe più saggio studiare il modo più efficace e conveniente per raccogliere ed utilizzare la sua immane energia il cui unico difetto è quello di essere democratica e soprattutto gratuita.

alta marea nera

 Un dettagliato studio di modelli realizzato al computer e pubblicato il 3 giugno 2010 (ieri), indica che la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico potrebbe presto estendersi lungo migliaia di chilometri di costa atlantica e l’oceano aperto già questa estate. I risultati della modellizzazione sono colti in una serie di animazioni prodotte dal National Center for Atmospheric Research (NCAR) e collaboratori. L’articolo completo può essere letto a questo indirizzo.