25 Aprile, la giornata del Perdono

Umby

Permettetemi una riflessione.

Se da queste pagine parlo a Voi di scienza è perché ho avuto accesso tra mille difficoltà familiari a una Istruzione  (con la I maiuscola) Pubblica, a una forma di libertà di pensiero e di azione che mi è stata garantita fin dalla nascita dalla Nostra Carta Costituzionale Repubblicana.

La Costituzione nacque col sacrificio di migliaia di Cittadini che, pur essendo molti di loro analfabeti o quasi, credevano in ideali di Equità e Giustizia e sapevano benissimo distinguere il Bene – Comune – dal Male 1.
Cittadini Italiani che donarono il loro sangue e le loro giovani vite perché la Costituzione della Repubblica Italiana venisse finalmente scritta
2.

Oggi io chiedo pubblicamente perdono a quei Ragazzi per come è stato distorto e stravolto il Loro Sacrificio, L’Italia di oggi non è quella che Loro sognavano per noi.
Tutte le Istituzioni, il Parlamento, il governo, i partiti, la politica tutta 3 in questa giornata – e per ogni altro giorno – dovrebbero chiedere il perdono per non essere riusciti in oltre sessanta anni a eseguire il loro compito di Servitori dello Stato e attuatori della Costituzione.
Hanno permesso che altre entità esterne prendessero il sopravvento sullo Stato e diventassero più importanti della libera volontà della maggioranza dei Cittadini senza chiedere esplicitamente il loro consenso.

Chiediamo perdono a chi è morto per liberare l’Italia dal nazifascismo e ripudiamo pubblicamente chi ci ha venduti di nuovo agli stranieri  e vilipeso la Costituzione della Repubblica Italiana.


Note:

  1. Ora spesso questa stessa capacità di discernimento viene spesso messa in dubbio quando la volontà e l’interesse dei Cittadini va contro l’interesse di qualche lobby, come ad esempio nell’occasione dei referendum sul nucleare o per la  gestione privata dell’acqua pubblica.
  2. Sarebbe pure l’ora che qualcuno studiasse la Costituzione prima di ricoprire cariche pubbliche e che questa fosse materia di insegnamento obbligatorio fin dalle scuole primarie.
  3. Quando sento parlare di riforme costituzionali ho i brividi, come si può riformare la Costituzione se questa non è mai stata rispettata e applicata fino in fondo?
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