Difesa Servizi SpA

Rispondoad un’amica di questo blog riproponendo una mia nota che pubblicai suFacebook il 30 dicembre del 2009, il cui contenuto è più che mai ancoraattuale. Buona lettura.

Dopo la spazzatura militarizzata di Napoli  questo governo ha reso tutto ilterritorio italiano disponibile per piazzare inceneritori, centralielettriche a combustibile fossile e (d’ora in poi) nucleare in barba airegolamenti di tutela ambientale, paesaggistica e della saluteregionali, siano essi regionali provinciali e nazionali.

Quello che più mi angoscia di questa finanziaria non è lo scudo fiscale o la possibilità di rivendere i beni confiscati alla criminalità organizzata con battiture d’asta. No, quello che mi toglie il sonno è la creazione della “Difesa Servizi S.p.A.” che dovrebbe prendere in gestione i beni e servizi del nostro Ministero della Difesa. Cito dalla proposta di modifica al disegno di legge originario:
“Il Ministero della difesa, nel rispetto del codice dei beni culturali e del paesaggio, allo scopo di soddisfare le proprie esigenze energetiche, nonché per conseguire significative misure di contenimento degli oneri connessi e delle spese per la gestione delle aree interessate, può affidare in concessione o in locazione o utilizzare direttamente, in tutto o in parte, i siti militari, le infrastrutture e i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso o in dotazione alle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, fatti salvi i diritti dei terzi, con la finalità di installare impianti energetici destinati al miglioramento del quadro di approvvigionamento strategico dell’energia, della sicurezza e dell’affidabilità del sistema, nonché della flessibilità e della diversificazione dell’offerta, nel quadro degli obiettivi comunitari in materia di energia e ambiente…Consentirà di snellire le procedure attualmente in vigore in materia di compravendita permuta e impiego industriale delle aree di interesse per la produzione di energia”.
In spregio ai cittadini questo mostro è stato voluto da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: questa S.p.A., le cui quote saranno interamente in mano al ministero e a otto consiglieri d’amministrazione scelti dal ministro, avrà anche l’ultima parola sulla nomina dei dirigenti.
Qesta società potrà spendere ogni anno cifre che oscillano tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o a organismi di controllo del bilancio. Avrà un portafoglio immobiliare ‘da valorizzare’ pari a 4 miliardi. Denaro che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a mani private, che ripeto agirà in deroga a tutti i controlli dei cittadini sulla materia “energetica”, ma che poi in un ipotetico domani potrà decidere di intervenire militarmente dove interessi di terzi, non dell’Italia (art. 11 della Costituzione), possano essere messi in pericolo, come i pozzi Eni a Nassiriya o un domani in Nigeria ai pozzi sul delta del Niger.


ATTIVITÀ UMANA E EFFETTO SERRA

Questo è un vecchio messaggio scherzoso che pubblicai sulla lista alcoolica del Firenze Linux Users Group il 21 agosto del 2006 (l’originale è a questo indirizzo): l’ho ripescato perché credo che oltre al serio nella vita conti anche il faceto e che pur seguendo una logica scientifica si possa ancora trovare il modo di ridere.
Buona lettura
Il biossido di carbonio è un inquinante chimicamente stabile. Viene in parte assorbito attraverso gli oceani e dalla fotosintesi clorofilliana, che avviene attraverso le piante. Mentre il resto permane in atmosfera anche per decenni.
Il biossido di carbonio è in continuo aumento nell’atmosfera fin dall’inizio dell’era industriale e contribuisce ad aumentare la temperatura media del pianeta determinando il “Global Warming”.
La sua concentrazione è aumentata nell’ atmosfera da 290 ppm (parti per milione) nel 1880 a circa 370 ppm nel 2003 e continuerà ad aumentare nel prossimo futuro, poiché il biossido di carbonio,insieme all’acqua, è il prodotto finale della combustione dei combustibili fossili (carbone, petrolio e derivati, metano), delle foreste e delle biomasse e … dalla flatulenza umana.
Il biossido di carbonio si scioglie facilmente in acqua: gli oceani ne contengono enormi quantità, ma l’ aumento di temperatura (dovuto alGlobal Warming) diminuisce la solubilità del gas in acqua, liberando nuovo gas nell’atmosfera e accelerando di conseguenza tutto il fenomeno (per questo “arieggiare” nella vasca da bagno non  produce seltz!).
Il biossido di carbonio è trasparente alla luce visibile, cioè in pratica la lascia passare quasi inalterata, assorbe invece la radiazione elettromagnetica nel campo dell’infrarosso.
Ora, proprio per questo importante particolare, l’ossido di carbonio contenuto nell’atmosfera cattura una parte della radiazione infrarossa che il suolo invia nello spazio e la riemette in tutte le direzioni; in tal modo rimane sulla Terra altra radiazione infrarossa che provoca un aumento della temperatura media. Questo aumento, lento ma continuo, causato dall”effetto serra sul nostro pianeta, ha conseguenze che, per il momento, non sono neppure ben definibili.
Ci basti in questo contesto segnalare che per es. sul pianeta Venere la temperatura del suolo si aggira intorno ai 400°, essendo la sua atmosfera formata quasi in prevalenza di biossido di carbonio, mentre, al contrario, sul pianeta Marte la temperatura del suolo si mantiene sui -50°, proprio perché quasi privo di atmosfera.
Il metano è un gas serra con un potenziale di riscaldamento globale di 72 (significa che il suo potere di riscaldamento è 72 volte quello dell’anidride carbonica).
Il metano è il risultato della decomposizione di alcune sostanze organiche in assenza di ossigeno. È quindi classificato anche come biogas. Le principali fonti di emissione di metano nell’atmosfera sono:
decomposizione di rifiuti organici
fonti naturali (paludi): 23%
estrazione da carburanti fossili: 20%
processo di digestione degli animali (bestiame): 17%
batteri trovati nelle risaie: 12%
riscaldamento o digestione anaerobica delle biomasse.
L’80% delle emissioni mondiali è di origine umana. Esse derivano principalmente dell’agricoltura e da altre attività umane. Durante gli ultimi 200 anni, la concentrazione di questo gas nell’atmosfera è raddoppiata passando da 0,8 a 1,7 ppm (parti per milione) e anche la popolazione umana ha subito un’aumento di popolazione vertiginoso passando da 1,6 miliardi inizi XX secolo a 6 miliardi XXI secolo.
Allora, veniamo al dunque:
in media si parte da 476 a 1491 ml di gas prodotti al giorno da una singola persona (705 ml di media) con le flatulenze;
la media giornaliera prevede la produzione di idrogeno per 361 ml/24 h (range 42-1016) e di biossido di carbonio di 68 ml/24 h (range 25-116) e da 3 a 120 ml/24 h di metano (il resto è azoto inerte e altri gas per una media di 213 ml/24 h) ora basta una semplice equazione per tradurre il tutto in produzione annuale per tutti gli abitanti del pianeta (6 miliardi e 650 milioni stime ONU per il 2006)
per l’idrogeno (H2)
(0,361 x 365) x 6.650.000.000 = 131,765 x 6.650.000.000 = 876.237.250.000
ovvero 876 e passa di milioni di metri cubici
per il biossido di carbonio (CO2)
(0,068 x 365) x 6.650.000.000 = 24,82 x 6.650.000.000 = 165.053.000.000
ovvero 165 milioni di metri cubici
per il metano (CH4)
(0,050 x 365) x 6.650.000.000 = 18,25 x 6.650.000.000 = 121.362.500.000
ovvero più di 121 milioni di metri cubici
per un totale di oltre 286 milioni di metri cubici di gas pericolosi per l’ambiente e la nostra atmosfera all’anno!

 



SCORREGGIARE MENO È UN DOVERE CHE ABBIAMO RISPETTO AI NOSTRI PRONIPOTI:

 

ABOLIAMO I FAGIOLI!!!

Meteorologia e riscaldamento globale

È difficile dare una risposta alla domanda “ma se c’è un problema di riscaldamento globale, perché fa freddo e nevica?”, come non è facile spiegare che una cosa è l’evoluzione delle condizioni meteorologiche e un’altra l’evoluzione climatica.
La prima si occupa di previsioni meteorologiche su scala temporale breve e che queste sono meno accurate più è ampio l’arco di tempo a cui si riferiscono, l’altra cerca invece di prevedere come potrà essere la situazione climatica in un intervallo di tempo molto più ampio.
Quando si parla di evoluzione di un sistema comunque caotico come lo è quello dell’atmosfera di un pianeta, il condizionale è d’obbligo, perché si tratta sempre di tentare di estrapolare un risultato che è la sintesi di migliaia di variabili, di cui molte frutto di ricerche e di nuove scoperte, che si intrecciano fra loro in modi spesso imprevedibili e imprevisti; è proprio vero il detto che “il battito d’ali di una farfalla può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo”
Un esempio lampante ce lo dette nel 1991 l’eruzione del Pinatubo: il vulcano eruttò fino a 18 chilometri di altezza 20 milioni di tonnellate di aerosol ricchi di diossido di zolfo che schermando la luce solare fecero precipitare le medie climatiche di mezzo grado per due anni, rafforzando però la circolazione dei venti artici che circolano in senso antiorario sopra il Polo Nord facendo sì che aria calda e umida proveniente dagli oceani mitigasse gli inverni alle alte latitudini dell’emisfero nord e creasse invece condizioni di siccità alle medie latitudini. A questo meccanismo contribuì l’effetto dell’acido solforico nella troposfera il quale intaccando lo strato di ozono che impedisce ai raggi ultravioletti di raggiungere le quote più basse (per questo la proposta di inondare la troposfera con lo zolfo per raffreddare il pianeta è stupida come curare il raffreddore col cannone) permise il rilascio dell’energia di questa radiazione negli strati più bassi dell’atmosfera accentuando ulteriormente i venti circumpolari.

Quindi vediamo come un fenomeno banale (per un pianeta geologicamente attivo) come un’eruzione vulcanica possa alterare il clima in maniera significativa anche a regioni molto lontane. Un fenomeno significativo per noi europei e abitanti dell’emisfero nord è la famosa Corrente del Golfo che nasce nel golfo del Messico dove l’acqua oceanica è piu calda per effetto dei raggi solari e che per l’effetto Coriolis della rotazione terrestre viene spinta fino alla Scandinavia.
Ovviamente per una corrente di superfice più calda che sale, esiste anche una corrente più profonda di aqua fredda che scorre all’inverso, come un anello, che va a rimpiazzare l’acqua che sale con la corrente.
Per questo gli inverni nordeuropei sono molto più miti di quelli nordamericani a parità di latitudine e per contro le estati del centroamerica sono più temperate e umide di quelle delle coste nordafricane dell’atlantico.

Questa corrente termoalina come dice anche il nome (termo = temperatura – alina = salinità) è sensibile alla presenza di acqua dolce come appunto lo è quella originata dallo scioglimento del ghiaccio; il Polo Nord è un grande mare ghiacciato, che se nel caso dovesse sciogliersi per effetto del riscaldamento globale provocherebbe l’interruzione della Corrente del Golfo, facendo probabilmente piombare il continente europeo in una nuova improvvisa glaciazione, come appunto accadde nel Dyras recente.
Questo meccanismo spiegherebbe bene quest’ultimo inverno rigido e quanto accadde alla fine degli anni ’60 quando fu osservata una sensibile variazione della salinità delle acque del Nord Atlantico: il fenomeno, noto come Grande Anomalia Salina, fu caratterizzato dalla presenza di una enorme pozza di acqua poco salata e poco densa che vagò, per mesi, nei mari più settentrionali dell’Atlantico, limitando la produzione di acque profonde e rallentando il benefico flusso della Corrente del Golfo verso l’Europa.
Gli effetti della Grande Anomalia Salina si fecero sentire soprattutto in Europa, colpita da inverni particolarmente rigidi e da estati insolitamente fresche, tanto che qualche scienziato azzardò, incautamente, l’imminente avvento di una nuova glaciazione.
Questi sono forse quindi i più eclatanti fenomeni di cui si sente discutere oggi riguardo al cambiamento climatico, ma un punto che spesso è stato (spero non volutamente) dimenticato è l’effetto del metano come gas serra sulla nostra atmosfera.
Con un potere 23 volte maggiore a quello del biossido di carbonio di trattenere la radiazione infrarossa del Sole, è un temibile killer per l’ecosistema terrestre e una grande quantità di metano è racchiusa nel… permafrost siberiano, che è a rischio disgelo come mostra la ricercatrice Katey Walter Anthony in un video sul sito dell’università dell’Alaska di cui consiglio la visione.
Il calore è una forma di energia che si manifesta col movimento delle molecole e degli atomi, quindi maggiore è l’energia accumulata per effetto serra e maggiore sarà di conseguenza l’intensità dei fenomeni atmosferici e questo spiega da sola come l’intensità delle piogge monsoniche e degli uragani si sia accentuata negli ultimi venti anni; per fortuna la superficie del nostro pianeta è ricoperta dall’acqua, che è anche un potente regolatore dell’atmosfera sia assorbendo il biossido di carbonio con il moto ondoso oceanico (producendo una specie di terribile seltz ma molto poco frizzante) ma soprattutto evaporando, creando nubi.
Anche il vapore acqueo è un gas serra terribile, ma è bianco: ha quindi il potere di riflettere la luce solare nello spazio (quindi di innalzare l’albedo del pianeta)  e favorire così un calo generale delle temperature.
Il blocco temporaneo della Corrente del Golfo potrebbe far precipitare l’Europa e più in generale l’emisfero nord in una nuova era glaciale impedendo al permafrost siberiano di scongelarsi e liberare nell’atmosfera ingenti quantità di gas serra.
In passato la temperatura del pianeta è stata anche più calda di oggi e molto più fredda di quello che possiamo immaginare ma non c’erano stazioni metereologiche a prenderne i dati, le nostre dirette misurazioni hanno 160 anni di intervallo temporale tant’è che agli inizi del 1800 il Tamigi ghiacciava e nel 1830 Bologna veniva addirittura sepolta da ben 2 metri di neve!
Anche se ancora per qualcuno è immeritato attribuire tutta la responsabilità del cambiamento climatico all’uomo che pur esiste ed è tangibile, ma apposta allora chiedo con forza che si applichi il più stringente principio di precauzione; non conosciamo ancora appieno le cause e le conseguenze di questo cambiamento climatico in atto, ma almeno limitiamo il più possibile il nostro contributo ad esso: le tecnologie ci sono, manca solo la volontà politica globale perché avvenga.

A M A F I A (di Lorenzo Peritore)

Il Giudice Rosario Livatino venne ucciso il 21settembre 1990 sulla SS 640 mentre si recava senza scorta in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra; aveva solo 38 anni. il Poeta Lorenzo Peritore gli ha dedicato questa poesia:
Unn’arrinesci a vidirla,
si nni stà bona ammucciata
e quannu è pedi pedi
è sempri camuffata.
Tutti a ciamammu mafia
e tutti a cunnannammu,
ma sulu chi paroli,
chi fatti ni scantammu.
A mafia pedi unn’hava
e sula un pò caminari.
Unn’hava mancu manu
e sula un pò sparari.
C’è co ci mpresta i pedi
pi farla caminari
e co ci mpresta i manu
ca usa pi sparari.
Poi ci sunnu i capucciuna
ca a sannu cumannari
e chiddi cu cirbeddu
ca a sannu organizzari.
Ma co sunnu sti mafiusi?
E sta mafia unn’è ca è?
Putemmu essiri tutti
e po’essiri unni eggiè.
Pozzu essiri puru ia
e pò essiri puru tu,
pi chissu se fa dannu
un si scopra co è ca fù.
Ca mafia si ci aggrega
u mpiegatu, u muraturi,
l’operaiu, u disoccupatu,
abbucatu, u prefessuri,
si ci associa u cunsiglieri
,u ministru e u diputatu
e dimostrino ca a mafia
è puru dintra u Statu.
Arristammu a vucca aperta
e ni para fantasia
quannu accertinu ca a mafia
trasa puru e saristia.
Chi brutta bestia è a mafia!!
E’ n’amara realtà.
E’un fenominu diffusu
di sta nostra società.
E un purpu bellu grossu
ca usa i sò ventosi
p’aggrapparisi unni eggiè
e aggarrari tutti cosi.
E’un cancru chi metastisi
ca ni vò cuntaggiari,
arrisista cu l’omertà
e ngrassa cu malaffari.
Pi guariri sta cancrena
un po’abbastari a cura
ca ci somministra u Statu,
o sannò a Magistratura.
Serva ca tutti quanti
cangiannu mentalità
circammu d’abbissari
stu muru d’omertà.
E pi putirlu fari
unn’esista megliu cura
c’abbattiri a gnuranza
e puntari na cultura.

Riforma Costituzionale

La lucetta che indicava l’attività del sistema lampeggiò una, due.. tre volte.
Il brusio degli hard disk e delle ventole di raffreddamento diventò d’un tratto, quasi assordante.
Sul vecchio e polveroso monitor a fosfori verdi, fornito da un elettrotecnico di Cassano Magnago, lampeggiava una inquietante scritta:
«Richiesta di conferma all’esecuzione dell’operazione»
«Vuoi continuare [si/no]»
una manina grassoccia e un po’unta schiacciò un tasto grosso come un turacciolo di colore verde…
La scritta cambiò:
«Inserire il suporto contenente il software di aggiornamento»
«Premere F1 per l’aiuto in linea»
La solita manina premette il tasto F1, non capiva cosa si intendesse per supporto.
Lo schermo vomitò una lunghissima serie di caratteri che dicevano:
«Per supporto si intende un qualsiasi mezzo che possa contenere il software di aggiornamento»
«questo supporto può essere inteso come un dischetto da 5,4 pollici detto anche floppy»
«oppure un disco un po’ più piccolo detto dischetto o floppino»
«oppure un compact disk o un digital versatile disk»
«oppure una chiavetta o un hard disk esternidotati di porta USB 1.0 o superiori»
«WARNING — ATTENZIONE»
«Per supporto dati può essere usato un casco neuronale per sfruttare il cervello umano come supporto multimediale (SPERIMENTALE – LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE SUL MODELLO)»
L’ometto della manina si guardò in giro una buona mezz’oretta, per essere sicuro di fare le cose per bene. Non aveva nessun floppino o disco e la sua chiavetta era piena di foto di mezzibusti presi dalla vita in giù, soprattutto di donne, non aveva mai capito perché a lui le foto venivano così. Poi notò un a specie di cuffia da cui partivano centinaia di filini che finivano ammazzettati dietro al computer; c’era sopra un’etichetta appiccicata scritta da mano: insicura:
“COSO NEURO NALE – USARE CON LA TENZIONE – non è buono per scolare la pasta perché si prendono la scossa”
L’omino si disse: «L’idea è mia, quindi sò cosa devo fare!»
si mise il coso in testa e si accorse che gli andava stretto, la fluente chioma che lo faceva sembrare più alto era di ostacolo al suo progetto, non c’era tempo di andare da un parrucchiere, poi erano le 3 di notte e doveva finire a tutti i costi prima dell’alba, quindi se la tagliò col suo inseparabile coltellino svizzero che aveva anche un paio di forbicine. Quando ebbe finito, riprovò: ora il casco era ancora stretto, ma ci stava sulla sua testolina ormai pelata.
«Tanto ricrescono» pensò, «un sacrificio val bene il mio contributo».
L’omino premette ESC per tornare al menù principale e continuare la sua opera; digitò “SI” alla richiesta di conferma.
Le luci della stanza si affievolirono e il rumore delle ventole e degli hard disk diventò infernale; le lucette di sistema lampeggiavano come i fulmini in una tempesta tropicale, sul monitor apparve una inquetante scritta:
«Aggiornamento della Costituzione Italiana del 1/1/1948 in corso… 0%»
«Modifica dell’articolo 1 in corso… 0%»
«Impossibile continuare…»
«Errore del supporto di aggiornamento. No media found….»
«Retry – Abort – Ignore»
L’ometto infuriato schiacciò la R diverse volte, senza effetto. Quindi tentò di passare oltre con la lettera I, ma il messaggio d’errore non scomparve: anzi questo si moltiplicava ogni volta che l’omino premeva R o I.
Alla fine, stremato, guardò l’orologio sulla parete che indicava le 06:48 e capì di aver perso la nottata per niente; premette la A nel tentativo di annullare l’aggiornamento, ma l’azione gli fu fatale: un feedback dal computer al casco lo fulminò.
Mezz’ora dopo due uscieri trovarono il corpo del piccolo menestrello veneziano con una passatoia in capo e rivolto all’altro uno disse:
«te l’avevo detto che non era bbuona per scolare la pasta?»

Umile preghiera di un Uomo saggio

O Signore, la cui voce sento nei venti
e il cui respiro dà vita a tutto il mondo, ascoltami.
Vengo davanti a te, uno dei tuoi tanti figli.
Sono piccolo e debole:
ho bisogno della tua forza e della tua saggezza.
Lasciami camminare tra le cose più belle
e fa’ che i miei occhi ammirino il tramonto rosso e oro.
Fa’ che le mie mani rispettino ciò che tu hai creato,
e le mie orecchie siano acute nell’udire la tua voce.
Fammi saggio,
così che io conosca le cose che tu hai insegnato,
le lezioni che hai nascosto in ogni foglia, in ogni roccia.
Cerco forza,
non per essere superiore ai miei fratelli,
ma per essere abile a combattere
il mio più grande nemico: me stesso.
Fà che io sia sempre pronto a venire con te,
con mani pulite e occhi diritti,
così che quando la vita svanisce
come la luce del tramonto,
il mio spirito possa venire a te senza vergogna.

Preghiera di Yellow Lark, Capo Indiano Sioux

Lasciate che vi racconti una storia:

C’era una volta un giovanotto che s’era diplomato per corrispondenza e che voleva fare il cantante.
Dopo soli due dischi (“Ebbro (boogie woogie)” e “Sconforto (rock-slow)”) gli fu imposto dalle guardie venatorie alpine di cessare immmediatamente la carriera: infatti gli animali, quando sentivano queste canzonette, fuggivano dalle montagne trovando più sicure le autostrade della grande pianura, mentre le trote e i salmoni si rifiutavano di risalire i fiumi, preferendo la più salubre laguna veneta.
Dopo un po’ l’ebbro cantante trovò la prima moglie (questa dirà poi che sposarlo è stata la più grande jattura mai capitatale),  usciva tutte le mattine di casa con la valigetta del dottore (dicendole “ciao amore, vado in ospedale”) senza essersi però mai laureato (gli mancavano infatti 11 esami, lo sfigato).
Comunque il nostro (per nostra sventura) riuscì a riprodursi (forse per mitosi o forse adottando una trota) lasciandoci un ignorantello antropomorfo a proseguire le sue eroiche gesta ….
ma gli italiani non vissero felici e contenti per i succcessivi 30 anni

Oggi 24/5/2011 sono finalmente riuscito a trovare le due canzoni della storia: sono queste, ma mi raccomando, ascoltatele a vostro rischio e pericolo,  gli animali, e forse anche i vostri vicini di casa, potrebbero aggredirvi…

 

 

Il patto dello scorpione

Uno scorpione camminava sulle rive di un fiume cercando il modo di attraversarlo. Ad un certo punto vide una rana nuotare nel fiume e subito la chiamò: “Fammi salire sul tuo dorso, e accompagnami sull’altra sponda del fiume, altrimenti non potrò mai attraversarlo.” “No” rispose la rana “so bene che mi pungeresti e morirei in pochi secondi”. Ma lo scorpione replicò: “Non ti pungerò: se lo facessi mentre siamo nel fiume morirei anch’io annegato”.
La rana si fece convincere e permise allo scorpione di salire sulla sua schiena. Quando erano a metà del percorso, lo scorpione punse la rana, che subìto iniziò a perdere le forze. Prima che il veleno la uccidesse del tutto chiese allo scorpione: “Perché l’hai fatto? Adesso moriremo entrambi.” “Io non volevo farlo” rispose lo scorpione “ma è la mia natura.”

 

Oramai la situazione politica in Italia è precipitata talmente in basso che non può più risollevarsi da sola; la politica è riuscita a stravolgere il significato stesso delle parole, ad appropriarsi di concetti fondamentali come giustizia e libertà, amore e bellezza.
L’operazione è riuscita talmente bene che oramai il cittadino italiano medio non si rende conto che è stato spogliato via di tutto, anche e soprattutto dei suoi più fondamentali diritti costituzionali come il diritto ad un’esistenza dignitosa, all’eguaglianza sociale al momento della nascita, a un’istruzione e una sanità paritaria, ridotto oramai a un termine nell’equazione economica italiana. Il termine stesso consumatore denota l’attenzione che si volge a quell’entità che prima di tutto è un Individuo, una Persona con esigenze ed emozioni.
Gli stessi operai che sono licenziati perché costa troppo mantenerli al lavoro, sono gli stessi che vengono tartassati perché la macchina burocratica italiana non si fermi, sono gli stessi che si vedono continuamente aumentare il prezzo dei beni primari necessari alla sopravvivenza, con un governo -questo- che vuole privatizzare anche l’acqua.
Apparentemente tutto questo ha origine dall’attuale leader italiano Silvio Berlusconi ma secondo me è troppo facile e riduttivo interpretare così le cause che sono alla base del declino italiano. Credo piuttosto che tutto abbia avuto inizio, se mai ce ne fosse stato uno, dalla mancata piena attuazione della Costituzione Italiana del 1948 durante l’intero arco della storia repubblicana. Uno dei principi cardine è l’articolo tre che recita:

 

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese

 

Quindi parlare di riforme costituzionali quando la stessa non è mai stata applicata nei suoi principi fondanti è un non-sense, ma c’è un motivo perché fosse così. La piena attuazione della seconda parte di quest’articolo sarebbe stata di ostacolo ai poteri economico-politici, in primis a quelle strutture che si erano sapute riciclare ed erano sopravvissute all’era fascista. Era necessario che in contrapposizione al partito comunista (il PCI) più grande del blocco occidentale ci fosse un partito borghese (la DC) capace di tenergli testa, anche con mezzi poco leciti.
Tra questi c’erano i finanziamenti occulti alla DC da parte dei servizi segreti americani (in contrapposizione ai finanziamenti sovietici al PCI) e il voto di scambio per ottenere numeri, quindi voti, importanti. All’epoca era quindi tutto lecito, anche l’eliminazione di personaggi scomodi come Enrico Mattei, reo di voler rendere l’Italia un paese energeticamente indipendente e il delitto Moro, reo questo di voler cercare un’alleanza col partito d’opposizione, il PCI.
Mentre il PCI cercava e trovava consenso nelle fabbriche tra gli operai, diretti discendenti dei contadini, la DC trovava nelle regioni dell’Italia meridionale, il suo bacino elettorale, grazie anche al meccanismo del voto di scambio e a rapporti con figure ambigue nate con la liberazione della Sicilia dall’esercito anglo-americano. Le altre forze politiche erano troppo piccole per assumere un ruolo espressivo al momento, per cui possiamo tranquillamente affermare che il bipolarismo già c’era all’inizio della storia repubblicana, ma mancava solo una cosa: l’alternanza di governo.
Il benessere sociale dovuto al periodo della ricostruzione dei danni della seconda guerra mondiale, alla scommessa sul mercato interno e l’onda lunga dell’opera d’imprenditori come Mattei e Olivetti, resero il traguardo della piena attuazione dell’articolo terzo quasi una cosa scontata, ma non fu così: in contrapposizione ai movimenti sessantottini, alle conquiste sociali come una legge sul divorzio e l’aborto, quest’ultime invise dal Vaticano, si contrappose una stagione del terrore in cui pezzi importanti dello Stato, giocarono nel campo avverso, ossia contro lo stesso Stato.
Questo culminò con il delitto Moro, ma intanto grazie alla stagione del terrore, il cui scopo era quello di eliminare le frange più estreme della società, gli attuatori di questa fase ebbero modo di intrecciarsi fra loro definitivamente e di organizzarsi in quella struttura parallela allo Stato conosciuta come Propaganda Due (P2) capitanata da Licio Gelli, imprenditore aretino con contatti importanti con le dittature sudamericane e con i servizi segreti di altri paesi. Il suo piano di Rinascita Democratica prevedeva la ristrutturazione dello Stato andando contro al dettato costituzionale con l’apparente scopo di una maggiore efficienza, ma in realtà con l’obbiettivo di restaurare le classi sociali in base alla loro ricchezza, l’impoverimento dell’appena nata classe borghese e il ridimensionamento del potere operaio, il censo più basso.
L’occasione fu data proprio dalla classe politica ufficiale, che a fronte della necessità di non permettere al PCI di salire al governo del paese, non si era mai rinnovata in quarant’anni (salvo fino all’apparizione di un partito fino ad allora marginale come il PSI che, con un segretario abile ma avido come Bettino Craxi), si era incancrenita e corrotta alla guida del Paese. La fine del blocco sovietico e la dissoluzione dell’URSS fecero mancare i finanziamenti al PCI, il quale si adattò assai rapidamente a quello che oramai era il Sistema Italiano, arrivano perfino nel 1991 a cambiare nome (PDS), nomenclatura e base di riferimento: se prima il PCI guardava al mondo operaio, adesso si spostava verso gli interessi di una fascia più colta e ristretta di intellettuali e borghesi in nome del rinnovamento, lasciando scoperte frange importanti del mondo operaio, che furono poi raccolte da un nuovo movimento  secessionista nato nel 1990, la Lega Nord (infatti, non di rado coesisteva nel mondo operaio l’abitudine delle due tessere:  quella del più grande sindacato di sinistra, la CGIL, e la tessera del partito leghista).
La magistratura italiana intanto scoperchiava il fronte della corruzione politica azzerando l’intera classe politica; in qualche modo gli eredi del PCI si salvarono perché non avevano avuto abbastanza tempo ad adattarsi definitivamente alla prassi politico-clientelare, anche se alcuni elementi della corrente migliorista, vicina al PSI, ne fu colpita.
Nel frattempo avvennero due fatti importanti: approfittando del caos politico conseguente all’operazione Mani Pulite, la finanza internazionale riuscì a distruggere la terribile concorrenza dell’l’IRI, un colosso da 67 miliardi di dollari di fatturato col controverso episodio del Britannia combinata alla speculazione di George Soros, avviando così la dismissione dell’intero sistema industriale italiano. Questo caos distrusse quindi non solo una classe politica corrotta, ma azzerò anche il tessuto industriale del paese che si era creato nel dopoguerra consegnando il paese a quei personaggi che erano riusciti a sopravvivere a Mani Pulite anche grazie alla P2, solo apparentemente sopita. Il piano di Rinascita Democratica inizia a compiersi.
Vi ricordate dello scorpione e della rana? La classe politica e imprenditoriale, ormai sempre più autoreferenziale, sta cercando di auto perpetuarsi togliendo al popolo anche la possibilità di scegliersi la classe dirigente grazie ad una legge elettorale ad hoc, non esiste più un tessuto industriale che sia di sostegno all’economia reale, ormai è lo scorpione che a dorso della rana (l’Italia) cerca di attraversare il fiume ma che nel frattempo la morde: la fine di questa classe (anti) politica coinciderà solo con la fine dello Stato se nel frattempo non sarà trovato l’antidoto al veleno mortale.

Una nuova speranza

Il fatto che Berlusconi ricopra un ruolo istituzionale che gli dia il potere di far approvare leggi che nel frattempo lo assolvino anche dai reati commessi, non implica affatto che debba usarlo. Ad esempio la depenalizzazione del falso in bilancio, reato di cui era accusato, se da un lato ha salvato alcune migliaia di artigiani e imprenditori (tra cui lui), dall’altra ha creato un danno a milioni di altri cittadini, tra cui altri artigiani e imprenditori (non lui) che hanno sempre pagato le tasse; questo discorso sii estende a tutte le altre leggi ad personam o ad aziendam (vedi il recente caso con Sky o la legge Gasparri): beneficio per pochi (tra cui lui) e scapito per gli altri (non lui)
Quando mani pulite scoppiò, tra gli accusatori che volevano un Parlamento pulito, c’erano moltissimi che adesso stanno (per fortuna per ora invano) santificando Craxi; lo stesso Berlusconi elogiò e poi invitò nel suo primo governo Di Pietro, lo stesso Berlusconi che ha dato mandato ai suoi figuri (Feltri, Bel Pietro e Signorini) di screditarlo; a questo fuoco mediatico si è adesso unito il Corriere della Sera che tira fuori presunte foto compromettenti di Di Pietro che in realtà non facevano allora, come non fanno ora, nemmeno cronaca. Lo stesso Corsera che qualche mese fa pubblicò lo scoop della D’Addario, se quello era solo gossip allora, perché non deve esserlo oggi per le foto di Di Pietro? Eppure la D’Addario si era introdotta nella casa privata di un primo ministro armata di registratore, provate ad immaginarvi Gordon Brown che si porta una prostituta col registratore a Downing Street…., mentre Di Pietro è andato a cena con altre persone tra cui Contrada, ma che anche se fosse stato indagato, ancora non aveva nemmeno ricevuto l’avviso di garanzia, come se voi capitaste a una cena di amici tra cui uno è spacciatore a vostra insaputa! Un primo ostacolo a Mani Pulite fu il decreto Conso, seguito poi da altre iniziative politiche che impedirono al pool di Milano di finire il lavoro iniziato con Mario Chiesa, quindi vedere nel’incompiutezza dell’opera un disegno criminoso è semplicemente ingenuo. Piuttosto un disegno criminoso lo evidenziò la commissione Anselmi su Propaganda 2 e sul piano di Rinascita Democratica di Licio Gelli, ma ovviamente di quello non si parla, del Affare Britannia che riunì il gotha dell’economia italiana con i banchieri inglesi che decretò la fine delle Compartecipazioni Statali e l’avvio delle privatizzazioni selvagge, l’incauto tentativo del governatore Ciampi di resistere a Soros che faceva affondare la sterlina e la lira facendole uscire dallo SME per deprezzare le aziende statali che dovevano essere privatizzate, ma di questi progetti criminosi nessuno ne parla; della distruzione sistematica dell’istruzione pubblica che dovrebbe essere salvaguardata dalla Costituzione, ma che è stata distrutta in questi ultimi vent’anni, a cui certo Berlusconi attraverso i suoi ministri della istruzione non è immune, ma nemmeno il governo D’Alema con la concessione delle parificazioni tra scuola pubblica e la privata cattolica non fu da meno, ma di tutto questo non si parla: si sente dire che dobbiamo investire in ricerca e poi si toglie la Geografia dall’insegnamento alle superiori accorpandolo allo studio della Storia, ma togliendo le ore settimanali di scuola e tagliando i fondi: fra un po’ dovremmo comprare i brevetti all’estero come attualmente fanno i paesi del terzo mondo, ma comunque dovremmo finanziare le madrasse vaticane per i nuovi fondamentalisti cristiani di domani…
No, nei fatti Berlusconi e D’Alema, dx e sx si equivalgono nel compito di demolizione dell’Italia, la distinzione classica dx e sx non ha più senso, se mai ne avesse avuto uno. Questa finta divisione serve solo a far scannare la gente convinta di essere ognuno nel giusto dalla parte sua, come un a partita di calcio, non troverai mai un tifoso obiettivo che ammetta un fallo della sua squadra; io a questo stupido gioco non ci stò, e quindi me ne tiro fuori.
Io spero e mi auspico una classe Politica nuova, che anteponga il benessere di tutti alla ricchezza di pochi, Berlusconi voleva sembrare il nuovo ma ha dato riprova del suo completo disinteresse ai problemi italiani occupandosi solo dei suoi interessi anche a scapito del benessere collettivo e la sx italiana quando ha governato ha fatto la stessa identica cosa (lo disse anche Violante in parlamento) , e constato ogni giorno sempre di più persone anche nel centro-dx che concordano con me: questa classe (anti)politica tutta deve essere cortesemente invitata a farsi da parte e lasciare le nuove generazioni non macchiate dai troppi compromessi alla guida del paese, solo così ci potrà essere un nuovo Rinascimento, altrimenti sarà il nostro Medioevo prossimo venturo.