Mese: Febbraio 2010
Difesa Servizi SpA
Rispondoad un’amica di questo blog riproponendo una mia nota che pubblicai suFacebook il 30 dicembre del 2009, il cui contenuto è più che mai ancoraattuale. Buona lettura.
Dopo la spazzatura militarizzata di Napoli questo governo ha reso tutto ilterritorio italiano disponibile per piazzare inceneritori, centralielettriche a combustibile fossile e (d’ora in poi) nucleare in barba airegolamenti di tutela ambientale, paesaggistica e della saluteregionali, siano essi regionali provinciali e nazionali.
Quello che più mi angoscia di questa finanziaria non è lo scudo fiscale o la possibilità di rivendere i beni confiscati alla criminalità organizzata con battiture d’asta. No, quello che mi toglie il sonno è la creazione della “Difesa Servizi S.p.A.” che dovrebbe prendere in gestione i beni e servizi del nostro Ministero della Difesa. Cito dalla proposta di modifica al disegno di legge originario:
“Il Ministero della difesa, nel rispetto del codice dei beni culturali e del paesaggio, allo scopo di soddisfare le proprie esigenze energetiche, nonché per conseguire significative misure di contenimento degli oneri connessi e delle spese per la gestione delle aree interessate, può affidare in concessione o in locazione o utilizzare direttamente, in tutto o in parte, i siti militari, le infrastrutture e i beni del demanio militare o a qualunque titolo in uso o in dotazione alle Forze armate, compresa l’Arma dei carabinieri, fatti salvi i diritti dei terzi, con la finalità di installare impianti energetici destinati al miglioramento del quadro di approvvigionamento strategico dell’energia, della sicurezza e dell’affidabilità del sistema, nonché della flessibilità e della diversificazione dell’offerta, nel quadro degli obiettivi comunitari in materia di energia e ambiente…Consentirà di snellire le procedure attualmente in vigore in materia di compravendita permuta e impiego industriale delle aree di interesse per la produzione di energia”.
In spregio ai cittadini questo mostro è stato voluto da Ignazio La Russa e dal sottosegretario Guido Crosetto: questa S.p.A., le cui quote saranno interamente in mano al ministero e a otto consiglieri d’amministrazione scelti dal ministro, avrà anche l’ultima parola sulla nomina dei dirigenti.
Qesta società potrà spendere ogni anno cifre che oscillano tra i 3 e i 5 miliardi di euro senza rispondere al Parlamento o a organismi di controllo del bilancio. Avrà un portafoglio immobiliare ‘da valorizzare’ pari a 4 miliardi. Denaro che passa di colpo dalle regole della pubblica amministrazione a mani private, che ripeto agirà in deroga a tutti i controlli dei cittadini sulla materia “energetica”, ma che poi in un ipotetico domani potrà decidere di intervenire militarmente dove interessi di terzi, non dell’Italia (art. 11 della Costituzione), possano essere messi in pericolo, come i pozzi Eni a Nassiriya o un domani in Nigeria ai pozzi sul delta del Niger.
ATTIVITÀ UMANA E EFFETTO SERRA
Questo è un vecchio messaggio scherzoso che pubblicai sulla lista alcoolica del Firenze Linux Users Group il 21 agosto del 2006 (l’originale è a questo indirizzo): l’ho ripescato perché credo che oltre al serio nella vita conti anche il faceto e che pur seguendo una logica scientifica si possa ancora trovare il modo di ridere.
Buona lettura
SCORREGGIARE MENO È UN DOVERE CHE ABBIAMO RISPETTO AI NOSTRI PRONIPOTI:
Meteorologia e riscaldamento globale
È difficile dare una risposta alla domanda “ma se c’è un problema di riscaldamento globale, perché fa freddo e nevica?”, come non è facile spiegare che una cosa è l’evoluzione delle condizioni meteorologiche e un’altra l’evoluzione climatica.
La prima si occupa di previsioni meteorologiche su scala temporale breve e che queste sono meno accurate più è ampio l’arco di tempo a cui si riferiscono, l’altra cerca invece di prevedere come potrà essere la situazione climatica in un intervallo di tempo molto più ampio.
Quando si parla di evoluzione di un sistema comunque caotico come lo è quello dell’atmosfera di un pianeta, il condizionale è d’obbligo, perché si tratta sempre di tentare di estrapolare un risultato che è la sintesi di migliaia di variabili, di cui molte frutto di ricerche e di nuove scoperte, che si intrecciano fra loro in modi spesso imprevedibili e imprevisti; è proprio vero il detto che “il battito d’ali di una farfalla può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo”
Un esempio lampante ce lo dette nel 1991 l’eruzione del Pinatubo: il vulcano eruttò fino a 18 chilometri di altezza 20 milioni di tonnellate di aerosol ricchi di diossido di zolfo che schermando la luce solare fecero precipitare le medie climatiche di mezzo grado per due anni, rafforzando però la circolazione dei venti artici che circolano in senso antiorario sopra il Polo Nord facendo sì che aria calda e umida proveniente dagli oceani mitigasse gli inverni alle alte latitudini dell’emisfero nord e creasse invece condizioni di siccità alle medie latitudini. A questo meccanismo contribuì l’effetto dell’acido solforico nella troposfera il quale intaccando lo strato di ozono che impedisce ai raggi ultravioletti di raggiungere le quote più basse (per questo la proposta di inondare la troposfera con lo zolfo per raffreddare il pianeta è stupida come curare il raffreddore col cannone) permise il rilascio dell’energia di questa radiazione negli strati più bassi dell’atmosfera accentuando ulteriormente i venti circumpolari.
Quindi vediamo come un fenomeno banale (per un pianeta geologicamente attivo) come un’eruzione vulcanica possa alterare il clima in maniera significativa anche a regioni molto lontane. Un fenomeno significativo per noi europei e abitanti dell’emisfero nord è la famosa Corrente del Golfo che nasce nel golfo del Messico dove l’acqua oceanica è piu calda per effetto dei raggi solari e che per l’effetto Coriolis della rotazione terrestre viene spinta fino alla Scandinavia.
Ovviamente per una corrente di superfice più calda che sale, esiste anche una corrente più profonda di aqua fredda che scorre all’inverso, come un anello, che va a rimpiazzare l’acqua che sale con la corrente.
Per questo gli inverni nordeuropei sono molto più miti di quelli nordamericani a parità di latitudine e per contro le estati del centroamerica sono più temperate e umide di quelle delle coste nordafricane dell’atlantico.
Questa corrente termoalina come dice anche il nome (termo = temperatura – alina = salinità) è sensibile alla presenza di acqua dolce come appunto lo è quella originata dallo scioglimento del ghiaccio; il Polo Nord è un grande mare ghiacciato, che se nel caso dovesse sciogliersi per effetto del riscaldamento globale provocherebbe l’interruzione della Corrente del Golfo, facendo probabilmente piombare il continente europeo in una nuova improvvisa glaciazione, come appunto accadde nel Dyras recente.
Questo meccanismo spiegherebbe bene quest’ultimo inverno rigido e quanto accadde alla fine degli anni ’60 quando fu osservata una sensibile variazione della salinità delle acque del Nord Atlantico: il fenomeno, noto come Grande Anomalia Salina, fu caratterizzato dalla presenza di una enorme pozza di acqua poco salata e poco densa che vagò, per mesi, nei mari più settentrionali dell’Atlantico, limitando la produzione di acque profonde e rallentando il benefico flusso della Corrente del Golfo verso l’Europa.
Gli effetti della Grande Anomalia Salina si fecero sentire soprattutto in Europa, colpita da inverni particolarmente rigidi e da estati insolitamente fresche, tanto che qualche scienziato azzardò, incautamente, l’imminente avvento di una nuova glaciazione.
Questi sono forse quindi i più eclatanti fenomeni di cui si sente discutere oggi riguardo al cambiamento climatico, ma un punto che spesso è stato (spero non volutamente) dimenticato è l’effetto del metano come gas serra sulla nostra atmosfera.
Con un potere 23 volte maggiore a quello del biossido di carbonio di trattenere la radiazione infrarossa del Sole, è un temibile killer per l’ecosistema terrestre e una grande quantità di metano è racchiusa nel… permafrost siberiano, che è a rischio disgelo come mostra la ricercatrice Katey Walter Anthony in un video sul sito dell’università dell’Alaska di cui consiglio la visione.
Il calore è una forma di energia che si manifesta col movimento delle molecole e degli atomi, quindi maggiore è l’energia accumulata per effetto serra e maggiore sarà di conseguenza l’intensità dei fenomeni atmosferici e questo spiega da sola come l’intensità delle piogge monsoniche e degli uragani si sia accentuata negli ultimi venti anni; per fortuna la superficie del nostro pianeta è ricoperta dall’acqua, che è anche un potente regolatore dell’atmosfera sia assorbendo il biossido di carbonio con il moto ondoso oceanico (producendo una specie di terribile seltz ma molto poco frizzante) ma soprattutto evaporando, creando nubi.
Anche il vapore acqueo è un gas serra terribile, ma è bianco: ha quindi il potere di riflettere la luce solare nello spazio (quindi di innalzare l’albedo del pianeta) e favorire così un calo generale delle temperature.
Il blocco temporaneo della Corrente del Golfo potrebbe far precipitare l’Europa e più in generale l’emisfero nord in una nuova era glaciale impedendo al permafrost siberiano di scongelarsi e liberare nell’atmosfera ingenti quantità di gas serra.
In passato la temperatura del pianeta è stata anche più calda di oggi e molto più fredda di quello che possiamo immaginare ma non c’erano stazioni metereologiche a prenderne i dati, le nostre dirette misurazioni hanno 160 anni di intervallo temporale tant’è che agli inizi del 1800 il Tamigi ghiacciava e nel 1830 Bologna veniva addirittura sepolta da ben 2 metri di neve!
Anche se ancora per qualcuno è immeritato attribuire tutta la responsabilità del cambiamento climatico all’uomo che pur esiste ed è tangibile, ma apposta allora chiedo con forza che si applichi il più stringente principio di precauzione; non conosciamo ancora appieno le cause e le conseguenze di questo cambiamento climatico in atto, ma almeno limitiamo il più possibile il nostro contributo ad esso: le tecnologie ci sono, manca solo la volontà politica globale perché avvenga.
A M A F I A (di Lorenzo Peritore)
Il Giudice Rosario Livatino venne ucciso il 21settembre 1990 sulla SS 640 mentre si recava senza scorta in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra; aveva solo 38 anni. il Poeta Lorenzo Peritore gli ha dedicato questa poesia:
Riforma Costituzionale
Il brusio degli hard disk e delle ventole di raffreddamento diventò d’un tratto, quasi assordante.
Sul vecchio e polveroso monitor a fosfori verdi, fornito da un elettrotecnico di Cassano Magnago, lampeggiava una inquietante scritta:
«Richiesta di conferma all’esecuzione dell’operazione»
«Vuoi continuare [si/no]»
una manina grassoccia e un po’unta schiacciò un tasto grosso come un turacciolo di colore verde…
La scritta cambiò:
«Inserire il suporto contenente il software di aggiornamento»
«Premere F1 per l’aiuto in linea»
La solita manina premette il tasto F1, non capiva cosa si intendesse per supporto.
Lo schermo vomitò una lunghissima serie di caratteri che dicevano:
«Per supporto si intende un qualsiasi mezzo che possa contenere il software di aggiornamento»
«questo supporto può essere inteso come un dischetto da 5,4 pollici detto anche floppy»
«oppure un disco un po’ più piccolo detto dischetto o floppino»
«oppure un compact disk o un digital versatile disk»
«oppure una chiavetta o un hard disk esternidotati di porta USB 1.0 o superiori»
«Per supporto dati può essere usato un casco neuronale per sfruttare il cervello umano come supporto multimediale (SPERIMENTALE – LEGGERE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI RIPORTATE SUL MODELLO)»
L’ometto della manina si guardò in giro una buona mezz’oretta, per essere sicuro di fare le cose per bene. Non aveva nessun floppino o disco e la sua chiavetta era piena di foto di mezzibusti presi dalla vita in giù, soprattutto di donne, non aveva mai capito perché a lui le foto venivano così. Poi notò un a specie di cuffia da cui partivano centinaia di filini che finivano ammazzettati dietro al computer; c’era sopra un’etichetta appiccicata scritta da mano: insicura:
“COSO NEURO NALE – USARE CON LA TENZIONE – non è buono per scolare la pasta perché si prendono la scossa”
L’omino si disse: «L’idea è mia, quindi sò cosa devo fare!»
si mise il coso in testa e si accorse che gli andava stretto, la fluente chioma che lo faceva sembrare più alto era di ostacolo al suo progetto, non c’era tempo di andare da un parrucchiere, poi erano le 3 di notte e doveva finire a tutti i costi prima dell’alba, quindi se la tagliò col suo inseparabile coltellino svizzero che aveva anche un paio di forbicine. Quando ebbe finito, riprovò: ora il casco era ancora stretto, ma ci stava sulla sua testolina ormai pelata.
«Tanto ricrescono» pensò, «un sacrificio val bene il mio contributo».
L’omino premette ESC per tornare al menù principale e continuare la sua opera; digitò “SI” alla richiesta di conferma.
Le luci della stanza si affievolirono e il rumore delle ventole e degli hard disk diventò infernale; le lucette di sistema lampeggiavano come i fulmini in una tempesta tropicale, sul monitor apparve una inquetante scritta:
«Aggiornamento della Costituzione Italiana del 1/1/1948 in corso… 0%»
«Modifica dell’articolo 1 in corso… 0%»
«Impossibile continuare…»
«Errore del supporto di aggiornamento. No media found….»
«Retry – Abort – Ignore»
L’ometto infuriato schiacciò la R diverse volte, senza effetto. Quindi tentò di passare oltre con la lettera I, ma il messaggio d’errore non scomparve: anzi questo si moltiplicava ogni volta che l’omino premeva R o I.
Alla fine, stremato, guardò l’orologio sulla parete che indicava le 06:48 e capì di aver perso la nottata per niente; premette la A nel tentativo di annullare l’aggiornamento, ma l’azione gli fu fatale: un feedback dal computer al casco lo fulminò.
Mezz’ora dopo due uscieri trovarono il corpo del piccolo menestrello veneziano con una passatoia in capo e rivolto all’altro uno disse:
«te l’avevo detto che non era bbuona per scolare la pasta?»
Umile preghiera di un Uomo saggio
Preghiera di Yellow Lark, Capo Indiano Sioux
Lasciate che vi racconti una storia:
Dopo soli due dischi (“Ebbro (boogie woogie)” e “Sconforto (rock-slow)”) gli fu imposto dalle guardie venatorie alpine di cessare immmediatamente la carriera: infatti gli animali, quando sentivano queste canzonette, fuggivano dalle montagne trovando più sicure le autostrade della grande pianura, mentre le trote e i salmoni si rifiutavano di risalire i fiumi, preferendo la più salubre laguna veneta.
Oggi 24/5/2011 sono finalmente riuscito a trovare le due canzoni della storia: sono queste, ma mi raccomando, ascoltatele a vostro rischio e pericolo, gli animali, e forse anche i vostri vicini di casa, potrebbero aggredirvi…
Il patto dello scorpione
Uno scorpione camminava sulle rive di un fiume cercando il modo di attraversarlo. Ad un certo punto vide una rana nuotare nel fiume e subito la chiamò: “Fammi salire sul tuo dorso, e accompagnami sull’altra sponda del fiume, altrimenti non potrò mai attraversarlo.” “No” rispose la rana “so bene che mi pungeresti e morirei in pochi secondi”. Ma lo scorpione replicò: “Non ti pungerò: se lo facessi mentre siamo nel fiume morirei anch’io annegato”.La rana si fece convincere e permise allo scorpione di salire sulla sua schiena. Quando erano a metà del percorso, lo scorpione punse la rana, che subìto iniziò a perdere le forze. Prima che il veleno la uccidesse del tutto chiese allo scorpione: “Perché l’hai fatto? Adesso moriremo entrambi.” “Io non volevo farlo” rispose lo scorpione “ma è la mia natura.”
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese
Tra questi c’erano i finanziamenti occulti alla DC da parte dei servizi segreti americani (in contrapposizione ai finanziamenti sovietici al PCI) e il voto di scambio per ottenere numeri, quindi voti, importanti. All’epoca era quindi tutto lecito, anche l’eliminazione di personaggi scomodi come Enrico Mattei, reo di voler rendere l’Italia un paese energeticamente indipendente e il delitto Moro, reo questo di voler cercare un’alleanza col partito d’opposizione, il PCI.
Questo culminò con il delitto Moro, ma intanto grazie alla stagione del terrore, il cui scopo era quello di eliminare le frange più estreme della società, gli attuatori di questa fase ebbero modo di intrecciarsi fra loro definitivamente e di organizzarsi in quella struttura parallela allo Stato conosciuta come Propaganda Due (P2) capitanata da Licio Gelli, imprenditore aretino con contatti importanti con le dittature sudamericane e con i servizi segreti di altri paesi. Il suo piano di Rinascita Democratica prevedeva la ristrutturazione dello Stato andando contro al dettato costituzionale con l’apparente scopo di una maggiore efficienza, ma in realtà con l’obbiettivo di restaurare le classi sociali in base alla loro ricchezza, l’impoverimento dell’appena nata classe borghese e il ridimensionamento del potere operaio, il censo più basso.
La magistratura italiana intanto scoperchiava il fronte della corruzione politica azzerando l’intera classe politica; in qualche modo gli eredi del PCI si salvarono perché non avevano avuto abbastanza tempo ad adattarsi definitivamente alla prassi politico-clientelare, anche se alcuni elementi della corrente migliorista, vicina al PSI, ne fu colpita.
Nel frattempo avvennero due fatti importanti: approfittando del caos politico conseguente all’operazione Mani Pulite, la finanza internazionale riuscì a distruggere la terribile concorrenza dell’l’IRI, un colosso da 67 miliardi di dollari di fatturato col controverso episodio del Britannia combinata alla speculazione di George Soros, avviando così la dismissione dell’intero sistema industriale italiano. Questo caos distrusse quindi non solo una classe politica corrotta, ma azzerò anche il tessuto industriale del paese che si era creato nel dopoguerra consegnando il paese a quei personaggi che erano riusciti a sopravvivere a Mani Pulite anche grazie alla P2, solo apparentemente sopita. Il piano di Rinascita Democratica inizia a compiersi.
Una nuova speranza

